ROMA (ITALPRESS) – «E’ in atto, e non da oggi, un confronto continuo e costruttivo con i sindaci delle aree metropolitane e con l’Associazione dei Comuni, per gestire al meglio e insieme le diverse questioni che emergono in relazione all’andamento dell’epidemia. Il ministero dell’Interno è pronto a rispondere alle richieste dei Comuni, e ogni intervento va calibrato secondo un ordine di priorità». Lo dice il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, in un’intervista al Corriere della Sera. Le chiusure differenziate “dipendono dall’analisi dei dati sanitari, che inducono gli amministratori ad adottare provvedimenti più restrittivi rispetto al quadro generale. Il rovescio della medaglia, la chiusura generalizzata, penalizzerebbe non poco anche l’economia dei territori che registrano un minor numero di contagi».
Lamorgese spiega che i reparti mobili “non sono utilizzabili per questo tipo di controlli” e sottolinea che “stiamo facendo e faremo di tutto per evitare” il lockdown, perchè “sarebbe un colpo durissimo all’economia e per la tenuta sociale del Paese. Divieti e chiusure limitate sono necessari proprio per prevenire situazioni e restrizioni peggiori, perciò i controlli devono essere rigorosi e i cittadini devono guardare alle forze dell’ordine come alleati, non come controparte”.
(ITALPRESS).
Lamorgese spiega che i reparti mobili “non sono utilizzabili per questo tipo di controlli” e sottolinea che “stiamo facendo e faremo di tutto per evitare” il lockdown, perchè “sarebbe un colpo durissimo all’economia e per la tenuta sociale del Paese. Divieti e chiusure limitate sono necessari proprio per prevenire situazioni e restrizioni peggiori, perciò i controlli devono essere rigorosi e i cittadini devono guardare alle forze dell’ordine come alleati, non come controparte”.
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