PEGOGNAGA – Fortuna o gestione accorta della Rsa? A Pegognaga la residenza sanitaria assistita Ernesta Bovi é finora esente da contagio Covid-19.
Lo afferma con celata soddisfazione il vicesindaco Antonio Lui con delega alla sanità, affiancato dalla responsabile di settore Chiara Chitellotti , sottolinea «Con cauto ottimismo, ad oggi, è possibile affermare che non sono stati registrati casi sospetti o conclamati di Covid 19 presso la RSA Bovi.
Da febbraio, mese d’inizio della pandemia, sono deceduti quattro ospiti della struttura. Per nessuno di essi la causa è da attribuire a coronavirus».
Sono state prese particolari attenzioni quindi da subito?
«Società Dolce, nuovo gestore della RSA, ha istituito un Comitato-Covid, adottando protocolli operativi da applicare in tutte le strutture e integrandoli, dove necessario, per le singole fattispecie a tutela degli ospiti».
Il Centro Diurno Integrato Germano Boninsegna connesso alla Rsa é frequentato da ospiti esterni…
«Il servizio di CDI – risponde Lui – è stato riorganizzato, assicurando la separazione dal resto della struttura e adottando tutte le necessarie misure di sicurezza per evitare contaminazioni. Le misure poste in essere hanno tenuto conto delle indicazioni contenute nei DPCM, nelle ordinanze di Regione Lombardia, nonché secondo le disposizioni fornite da ATS Val Padana, che, numerose, si sono modificate nel tempo. Il personale è stato formato ed ha a disposizione i dispositivi di sicurezza necessari a tutela di se stessi e degli ospiti. Il personale che si è assentato dal servizio, per malattia o altri motivi personali, potrà rientrare in servizio solo dopo avere eseguito due tamponi. E’ prevista valutazione sia del medico di famiglia del dipendente, sia del medico dell’azienda».
Sono state adottate altre attenzioni?
«Come previsto dalle disposizioni vigenti, non sono consentiti nuovi ingressi, se non per disposizione di ATS Val Padana e solo per nuovi ospiti risultati negativi al Covid- 19».
Come procede la vita in Rsa?
«Gli ospiti svolgono attività d’animazione a piccoli gruppi nelle sale di nucleo. Sono invece state sospese alcune attività di assembramento». Quanto alle visite di famigliari?
Purtroppo, ed é comprensibile, non sono consentite visite di famigliari e neppure attività gestite da volontari. Solo queste misure rigide e difficili da comprendere soprattutto da parte degli ospiti consentono di tutelarli».
Riccardo Lonardi