Morti nelle Rsa mantovane per Covid, prime denunce in arrivo

MANTOVA – Case di riposo sempre sotto tiro. La lunga serie di decessi, che sta colpendo diverse realtà del Mantovano rischia seriamente di avere più di un contraccolpo. A voler vederci chiaro non sono solo forze dell’ordine, politici e sindacati, ma anche i parenti delle vittime i quali stanno bussando alle porte delle case di riposo per avere le cartelle cliniche dei loro parenti defunti. “Vogliono sapere come e perché hanno contratto il virus all’interno della struttura” raccontano gli impiegati delle rsa e tutto questo lascia chiaramente presagire a possibili azioni legali. Per il momento tutto tace, molte richieste risultano inevase per via del momento critico, poi, più avanti, quando le cose saranno meno concitate si vedrà.

Per ricevere la copia di una cartella clinica dopo un ricovero o una dimissione, da un ospedale o da una Rsa occorre in media un mese. Circa la metà se si inoltra formale richiesta al momento della dimissione oppure al decesso del paziente ricoverato. Sul sito dell’ASST mantovana si legge che “di norma, dalla data della richiesta a quella del rilascio dei documenti richiesti, intercorrono 20 giorni”. Da interpretare se si ritengono incluse o escluse le giornate festive.
I tempi di consegna, però, si stanno allungando in maniera esponenziale per i parenti dei pazienti morti a causa della pandemia da Covid-19 nelle Rsa del territorio. In alcuni casi è addirittura difficile riuscire a inoltrare formale richiesta da parte dei congiunti per ricevere una documentazione sanitaria che non è di certo sottoposta a secretazione. In diverse situazioni, alcuni cittadini hanno lamentato addirittura l’impossibilità di ricevere informazioni circostanziate dagli uffici preposti e dai centralini dei centri di ricovero.

Da un lato c’è la volontà e il desiderio, lecito, da parte dei parenti dei defunti di chiedere e conoscere il decorso clinico dei propri congiunti. Dall’altro, invece, c’è la difficoltà da parte soprattutto delle Rsa di stare dietro alle numerose richieste, visto il momento di emergenza sanitaria. È di pochi giorni fa la notizia che gli avvocati della Codacons stanno valutando decine e decine di segnalazioni. Il Coordinamento delle Associazioni per la difesa dell’ambiente e la tutela dei diritti di utenti e consumatori ha anche diffuso, in Lombardia, un questionario dove i parenti delle vittime da Coronavirus possono segnalare e denunciare eventuali carenze, ritardi o omissioni da parte degli organi sanitari sul fronte dell’assistenza resa. Il questionario è pubblicato sul sito www.codacons.it.