La fase 2: pregiudicato rimpatriato Il questore di Mantova ha revocato an

MANTOVA – Il lento ritorno alla normalità di questa fase 2 traspare tra le altre cose, anche dai servizi di controllo del territorio della Polizia di Stato con Guardia di Finanza, Polizia Stradale, Polizie locali di Mantova e di Borgo Virgilio che hanno perato in centro storico, Borgo Pompilio, Valletta Valsecchi, Cittadella ed alcuni comuni limitrofi. Proprio in previsione della riapertura degli esercizi commerciali, delle attività produttive e degli uffici aperti al pubblico, nei giorni scorsi sono state effettuate queste operazioni disposte dal questore di Mantova Paolo Sartori. Tra i risultati di questi controlli c’è stata l’esecuzione della prima espulsione con accompagnamento in frontiera da quando, a seguito dell’emergenza Covid-19, erano stati sospesi tutti i collegamenti aerei da e per il nostro Paese. Per questo motivo E.E.M., 30enne marocchino pluripregiudicato per i reati quali furto aggravato, danneggiamento, resistenza e violenza a pubblico ufficiale, spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione, rapina aggravata e rissa, è stato scortato dagli agenti nel Centro di Permanenza per i Rimpatri di Gradisca d’Isonzo, a Gorizia, in attesa di essere imbarcato nel più breve tempo possibile su un volo per il Marocco. Sempre a seguito dei controlli della Polizia sono state avanzate 37 revoche di permesso di soggiorno nei confronti di extracomunitari che hanno commesso vari reati. Emessi anche 4 decreti di allontanamento dal territorio nazionale nei confronti di altrettanti cittadini extracomunitari clandestini. I primi hanno 15 giorni per la sciare l’Italia; gli altri una settimana. Emessi anche 11 fogli di via obbligatori e 6 avvisi orali. «Le iniziative a carattere preventivo e le operazioni repressive da parte delle Forze dell’Ordine rappresentano una modalità di intervento indispensabile per mantenere sotto controllo fenomenologie delinquenziali maggiormente diffuse – ha evidenziato il questore Sartori al termine dell’operazione – e per evitare che possano radicarsi sul nostro territorio soggetti pregiudicati che non hanno titolo per permanervi, spesso commettendo reati che infondono particolare allarme sociale e compromettono la civile convivenza, cosi come la percezione di sicurezza dei cittadini».