Plasma iperimmune, il Governo scarta Mantova e preferisce la Toscana

MANTOVA – “Lo studio toscano sulla plasmaterapia diventa capofila della sperimentazione nazionale per la cura di Covid-19. Su indicazione del ministero della Salute, Aifa (Agenzia italiana del farmaco) e Iss (Istituto superiore di sanità) hanno deciso di proporre la sperimentazione della plasmaterapia con siero iperimmune da donatori convalescenti su tutto il territorio nazionale. E il protocollo toscano ‘Tsunami’ (acronimo di TranSfUsion of coNvaleScent plAsma for the treatment of severe pneuMonIa due to SARS.CoV2), che già aveva raccolto l’adesione di Lazio, Campania, Marche e Umbria, oltreché della Sanità Militare, è stato scelto quale modello metodologico di riferimento per il nuovo studio, riferiscono dalla Regione Toscana. L’Iss, in collaborazione con Francesco Menichetti, direttore di Malattie infettive dell’Azienda ospedaliero universitaria di Pisa, che sarà principal investigator anche della sperimentazione nazionale, sta definendo gli interventi necessari. “La Regione Toscana – è il commento del presidente Enrico Rossi – si è impegnata tempestivamente e su più fronti per fronteggiare il Covid-19: disponibilità adeguata di posti letto in area medica e in terapia intensiva, disponibilità dei test diagnostici molecolari e sierologici su tutto il territorio, interventi della sanità territoriale per cure dispensate a domicilio, ma anche intervento diretto della sanità pubblica nella gestione delle Rsa private e distribuzione di mascherine a titolo gratuito per tutti i cittadini, rappresentano i cardini di un intervento a tutto campo, che ha saputo anche cogliere e supportare la ricerca di qualità promossa dai professionisti che operano nelle strutture pubbliche. E’ il caso della sperimentazione della plasmaterapia che si sta conducendo a Pisa e che contribuisce ad aumentare le possibilità di cura per i pazienti critici”.
Questa è la notizia uscita ieri sera e che ha inevitabilmente alzato un polverone sull’argomento, dopo che già nel primo pomeriggio si erano avuti i primi “sentori” di una giornata tutt’altro che tranquilla, con la decisione da parte delle Marche di rifiutare la cura del plasma.
Tutto ciò non significa che Mantova non insista per la propria strada in attesa di riconoscimenti scientifici internazionali, anzi: la cura scelta dal Poma proseguirà in virtù del fatto che fino ad oggi ha ottenuto lusinghieri risultati su un numero elevato di pazienti colpiti da Covid. Quello che cambia è che lo studio della Toscana diventa punto di riferimento per le istituzioni.