Alcol e minori: il piano della prefettura

Due tavoli tecnici per contrastare il fenomeno che coinvolge i giovanissimi

MANTOVA Due tavoli per contrastare il fenomeno dell’alcolismo tra i giovanissimi. Un primo tavolo, coordinato dalla questura, con l’intervento delle forze di polizia, dell’Ats, delle Associazioni di categoria e della Direzione dell’Ospedale Poma e degli altri ospedali operanti ai confini della provincia e del Comune di Mantova, si occuperà di attivare flussi informativi e procedure operative tra le strutture sanitarie (specialmente i pronto soccorso), le associazioni di categoria e le stesse forze di polizia. Un secondo tavolo, coordinato dal dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale, di cui faranno parte il Comune di Mantova, l’Ats, il Serd, l’associazione genitori e le forze di polizia svilupperanno un progetto di informazione rivolto alle agenzie educative, in primis le famiglie e gli istituti scolastici, per rafforzare il già ampio lavoro che già si sta svolgendo sul territorio al riguardo. I due tavoli tecnici dovranno ricondurre al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica l’esito del loro lavoro entro il 28 febbraio prossimo, per l’avvio operativo degli interventi. Sono queste le principali linee-guida emerse dalla riunione che si è tenuta ieri mattina in prefettura su iniziativa del prefetto Carolina Bellantoni, dedicata all’analisi del fenomeno della vendita di alcolici ai minorenni nei locali pubblici del capoluogo e della provincia. All’incontro sono intervenuti, oltre ai vertici provinciali delle forze dell’ordine, quelli degli enti amministrativi, scolastici, socio-sanitari e associazioni di categoria. La riunione è stata indetta a fronte dei risultati dei controlli effettuati in alcuni locali pubblici della città, dai quali è emerso il preoccupante fenomeno della vendita indiscriminata di alcolici anche a 13-14enni, a seguito del quale alcuni esercizi sono stati chiusi. L’analisi della problematica è stata effettuata sia sotto il profilo della sicurezza che della prevenzione. Dal confronto effettuato, nel corso del quale tutti hanno confermato l’andamento crescente del fenomeno, è emersa l’opportunità di portare avanti azioni congiunte proseguendo, da un lato, nell’azione di prevenzione e contrasto delle attività illecite e prevedendo, dall’altro, una intensificazione dei messaggi informativi ed educativi verso i ragazzi e le famiglie.