Ancora un morto sui binari: in tilt la tratta Mantova-Milano

MANTOVA Non un più o meno specificato guasto al materiale rotabile, né danneggiamenti alle linee o agli impianti elettronici degli scambi, come si è ormai abituati a sentire, ma purtroppo un dramma (non l’unico di questi tempi), ha causato una sequenza di ritardi sulla tratta ferroviaria da e per Milano. Con inevitabile e sottintesa sequela di proteste da parte dell’utenza.
È stata una serata da dimenticare per i pendolari quella di martedì. L’ennesima odissea per i viaggiatori a causa del rinvenimento di un cadavere a Melegnano, che ha fatto sì che i treni in partenza da Milano abbiano subito pesanti ritardi. In particolare, il treno delle 19.15 per Mantova è partito da Milano con 145 minuti di ritardo; il convoglio successivo delle 20.20 per Mantova ha avuto invece una partenza differita di 100 minuti.
Non è andata meglio per chi si è mosso dalla stazione di Mantova con il treno delle 18.42 per Milano, dal momento che il treno è rimasto fermo a Lodi 110 minuti.
Insomma, un altro dramma che si aggiunge al suicidio sui binari presso Lodi della scorsa settimana.
«Ancora una volta carenti informazioni, disorientamento, e solo dopo diverso tempo nelle carrozze si è visto qualcuno per avvisare che il treno non sarebbe ripartito finché le autorità di polizia giudiziaria non avessero terminato tutte le operazioni di rito, cui si sono aggiunte quelle dei necrofori», lamenta il referente provinciale dell’Utp, il sindacato dei pendolari, Andrea Bertolini.