Auto con contachilometri manomessi, pene confermate in Cassazione

Il kit usato per modificare il chilometraggio delle auto

MANTOVA  Con la dichiarazione di inammissibilità di tutti e cinque i ricorsi presentati (su otto condannati in secondo grado), la Corte di Cassazione ha confermato in via definitiva le sentenze della Corte d’Appello di Brescia disposte nei confronti degli imputati del processo per truffa Remax, dal nome dell’autosalone sulla Spolverina che vendeva in tutta Italia auto usate d’importazione di grossa cilindrata, a prezzi convenienti ma con il contachilometri manomesso. Nello specifico per i ricorrenti Giulio Costantini e Stefano Lazzaroni la procura generale aveva chiesto in requisitoria parziale accoglimento dei motivi del ricorso; inammissibilità invece per Andrea Braiati e rigetto dell’istanza per Nicola Bellati e Maurizio Venco. Inizialmente gli imputati finiti alla sbarra per truffa, insolvenza fraudolenta e associazione a delinquere erano stati undici. Nel gennaio del 2020 la Corte d’Appello aveva confermato sostanzialmente le sentenze del tribunale di Mantova. La pena più pesante era stata così inflitta a Giulio Costantini: 12 anni. A carico di Andrea Braiati invece erano stati comminati 7 anni, 9 mesi e 15 giorni, a Maurizio Venco 7 anni di reclusione, mentre Nicola Bellati era stato condannato a due anni, 7 mesi e 15 giorni; infine per Stefano Lazzaroni, un anno, 9 mesi e 15 giorni.