Bagni pubblici, proteste dei baristi ma arrivano nuove cabine chimiche

MANTOVA La richiesta di interventi è enorme, e a renderla pressante sono i baristi del centro storico esasperati dalla situazione che impone loro di fare ciò che dovrebbe essere fatto dal Comune: mettere a disposizione dei visitatori e dei turisti un numero sufficiente di bagni pubblici. Da qui la risposta positiva dell’amministrazione che ha messo nero su bianco un piano per sostituire tutti i bagni a gettone attualmente presenti e affidarli in gestione all’Aster.
La sostituzione dell’esistente è un passaggio obbligato, dal momento che tutte le latrine chimiche della città, posizionate in vari giardini e parchi, allo stato dei fatti tisultano fuori uso. Da qui la necessità per tutti, ma soprattutto per i turisti, di ricorrere ai servizi dei bar e dei ristoranti, con aggravio di costi per questi e non sempre con un corrispettivo di entrate sufficienti. Detto da alcuni di loro, in una comitiva solo alcuni consumano al banco un caffè, e tutti gli altri ne approfittano per ricorrere alla toilette.
Il primo passo per dare soluzione al problema è stato quello di individuare il soggetto gestore del servizio. L’amministrazione di via Roma ha pertanto optato per affidare l’incombenza al proprio braccio operativo, ossia ad Aster, la società in house del Comune che già peraltro ha in gestione i bagni pubblici in struttura di via Goito sino al 30 settembre 2025. E anche per questo nuovo intervento che andrà a realizzarsi i termini contrattuali scadranno sulla carta alla stessa data.
Per il momento, come conferma il direttore generale dell’Aster Bruno Ildebrando Volpi, sono interessati solamente i bagni pubblici di piazza Virgiliana, del parco di Belfiore e dei giardini Valentini di corso Vittorio Emanuele. Rimarrebbero fuori dalla programmazione a breve termine quelli di piazza Lega Lombarda, alias piazza Pallone.
«Per ora – spiega Volpi – sostituiremo solo i servizi di piazza Virgiliana e di Belfiore, e ne avremo anche la gestione, così come per quelli di via Goito». Per quelli di piazza Pallone, come già spiegato tempo fa dal Comune, la spesa verrebbe a essere un po’ superiore.
Quanto alla monetizzazione del servzio, che ha durata triennale, all’Aster verranno corrisposti per l’anno in corso 40mila euro. Altri 50mila andranno a bilancio nell’esercizio finanziario del 2024, e 37.500 su quello del 2025 – dato che la scadenza tecnica esclude il quarto trimestre di quell’anno. «L’affidamento ad Aster si rivela vantaggioso in quanto alla società è già stata affidata anche la gestione e custodia dei servizi pubblici di via Goito e la stessa provvederà ad una gestione unitaria ed efficiente sino al 2025», motivano in via Roma.