Strade e banchine da terzo mondo La Lega si appella alla Provincia

MANTOVA La denuncia arriva dal gruppo consiliare della Lega in Comune a Castel d’Ario e ha come oggetto lo stato di precarietà delle strade di collegamento al paese, con allusione particolare all’ex statale 10 “Padana Inferiore” lungo la quale transitano quotidianamente migliaia di vetture e mezzi pesanti. «I problemi di questa grossa arteria iniziano appena si oltrepassa il confine e si entra nel territorio lombardo – spiega il capogruppo -. Proprio di fronte al distributore di benzina che si trova alle porte del paese c’è un evidente cedimento del fondo stradale caratterizzato da buche pericolose che in alcuni casi superano i 10 centimetri di profondità. Un disagio che si accentua nelle giornate di pioggia con pozze di fango e frammenti di catrame che vengono spruzzati a distanza dal passaggio dei mezzi, specialmente da autocarri e autoarticolati».
I consiglieri di opposizione spostano quindi il tiro sul tratto di piazza Garibaldi, ovvero il centro di Castel d’Ario.
«Ogni due anni, nonostante le sistemazioni alla bene meglio eseguite dall’amministrazione provinciale che si limitano alla solita “fresata” del manto stradale e alla successiva riasfaltatura senza provvedere alla sistemazione del fondo, la questione si ripresenta a causa del peso eccessivo di camion e tir che attraversano il centro abitato. Serve ricordare – specificano – che le stesse problematiche si ripetono con alta frequenza fino all’abitato di Stradella di San Giorgio Bigarello, cioè all’interno del territorio amministrato dal sindaco  Beniamino Morselli , che poi è anche il presidente della Provincia. Ma il vero e proprio scandalo sulla mancata manutenzione di questo tratto di ex Ss 10 consiste nelle condizioni del ciglio stradale, dove la manutenzione è inesistente. Basta passarvi per notare rovi e arbusti autoctoni che hanno ormai preso il sopravvento, tanto che le banchine praticamente non esistono più, rendendo così pericolosissimo il transito di bici e ciclomotori». Situazione analoga anche sulle strade che collegano Castel d’Ario a Roncoferraro, sulle quali i leghisti chiamano nuovamente in causa l’amministrazione provinciale e indirettamente anche quella comunale.
«La risposta, scontata, che il presidente darà a tale segnalazione sarà la mancanza di fondi disponibili, ma considerato Palazzo di Bagno che sta investendo su tantissime altre strade del Mantovano stentiamo a comprendere le ragioni perché la nostra zona venga sistematicamente lasciata fuori dal piano di interventi, sebbene la Padana Inferiore sia una delle arteria più importanti dell’intero territorio e per questo necessiterebbe di manutenzioni e riqualificazioni costanti per evitare eventi nefasti come purtroppo già avvenuto nel recente passato. E dal Comune ci aspetteremmo che ogni tanto alzasse la voce per pretendere interventi tempestivi».

Matteo Vincenzi