Botte a un coetaneo per la catenina d’oro, 15enne di Mantova arrestato

MANTOVA –  Ha strappato, a un 16enne, una collana in oro dopo che, assieme a un gruppo di ragazzini lo aveva accerchiato e colpito con calci e pugni per poi darsi a precipitosa fuga. Protagonista dell’episodio violento un 15enne di origine magrebina residente a Mantova, arrestato dai carabinieri di Riccione con l’accusa di rapina e lesioni personali e denunciato per ricettazione. Il fatto risale alla notte tra sabato e domenica sul lungomare della città romagnola: i militari sono intervenuti dopo essere stati avvicinati dalla stessa vittima la quale, seppur malconcia, ha raccontato loro la disavventura occorsagli poco prima e fornendo al contempo una dettagliata descrizione dell’aggressore. Il Radiomobile è così partito immediatamente alla ricerca del baby rapinatore riuscendo ad individuarlo poco dopo e a bloccarlo. La vittima ha riconosciuto il suo aggressore che, nel corso della perquisizione, è stato altresì trovato in possesso di un borsello coi documenti di un’altra persona presumibilmente vittima di un furto precedente. Allertata la Procura dei minori, il 15enne è stato quindi arrestato per rapina e lesioni personali nonchè denunciato per ricettazione. Un fenomeno, quello delle baby gang che imperversano sul litorale romagnolo, soprattutto nella zona tra Rimini e Riccione, divenuto ormai preoccupante a fronte dei ripetuti episodi violenti messi a segno a danni di giovani turisti. Giusto l’altra notte, sempre in centro a Riccione un 21enne novarese è stato infatti preso di mira da un gruppo di ragazzi e ragazze di origini nomadi venendo nella fattispecie derubato anch’esso della catenina d’oro che portava al collo. Per questo colpo, riconosciuta dalla stessa vittima, è finita in manette una 17enne originaria di Varese. Sempre nella notte tra il 14 agosto e Ferragosto invece due fratelli napoletani di 16 e 20 anni, in vacanza in riviera con i genitori, sono stati aggrediti insieme ad altri amici, in modo del tutto gratuito, dalla stessa banda di giovani nordafricani di cui, stando alla ricostruzione, faceva parte il 15enne mantovano finito in manette.