MANTOVA Semina il panico in bici sul lungolago Gonzaga e, una volta accortosi che gli agenti di polizia in bicicletta lo stavano puntando, si dà alla fuga. Intercettato, prima si getta in mezzo alla strada noncurante del passaggio delle auto e poi dà di matto colpendo i poliziotti con calci e pugni. Alla fine riesce addirittura a sfondare a calci il finestrino dell’auto di servizio. Arrestato, è stato poi portato in pronto soccorso e alla fine nel carcere di via Poma.
Protagonista della vicenda, che si è verificata venerdì pomeriggio, Z.S., un 34enne originario della Georgia senza alcun precedente, residente presso alcuni familiari in città e attualmente senza alcuna occupazione.
Teatro della scena, durata alcuni minuti, il lungolago Gonzaga. Qui infatti, in mezzo a tanti passanti e sportivi impegnati in passeggiate e jogging, all’improvviso a bordo della propria bicicletta piomba il 34enne che, come se nulla fosse, pedala come un forsennato, a forte velocità, rischiando di travolgere diverse persone. Giusto in quel momento passano in zona due agenti della Volante, in servizio in bicicletta (servizio che esiste ormai da alcuni mesi in città). Quando i due poliziotti si accorgono di ciò che sta accadendo, decidono di intervenire e iniziano a seguire il 34enne. Il quale, per tutta risposta, aumenta la velocità mettendo ancora più a rischio l’incolumità dei pedoni del lungolago, tra i quali anche diversi bambini.
Alla fine il soggetto viene intercettato verso la fine del ponte di San Giorgio. Ma la vicenda non è finita. L’uomo infatti, evidentemente un po’ troppo su di giri, molla la bicicletta e si getta in mezzo alla strada noncurante del traffico che passa dalle parti di Sparafucile. A quel punto gli agenti chiamano in soccorso anche un equipaggio della Volante in auto e nel frattempo riescono a bloccare l’uomo che rischiava di venire investito da un’automobile. Ma il 34enne, a quel punto, perde completamente la testa, rifilando agli agenti calci e pugni e aggredendoli . Anche sulla Volante continua a fare il diavolo a quattro, fino a quando già a pochi passi dalla Questura riesce a sfondare il finestrino dell’auto a forza di calci.
Tratto in arresto per resistenza, oltraggio, lesioni a pubblico ufficiale e danneggiamenti, viene poi portato in ospedale dal 118 nel frattempo chiamato dal personale della Questura. Qui, una volta sedato e visitato, viene dimesso e infine portato in carcere dove si trova tutt’ora a disposizione dell’autorità giudiziaria.
A livello clinico, il 34enne viene dimesso con tre giorni di prognosi, mentre dei tre agenti, pure finiti in ospedale, due vengono dimessi con dieci giorni e l’altro con cinque giorni di prognosi. (gb)