Caso oncologia: manca il giudice, udienza rinviata

MANTOVA  – Causa legittimo impedimento del giudice Giovanna Camillo è stata ricalendarizzata al prossimo settembre la seduta dibattimentale in programma ieri del processo che vede sul banco degli imputati Maurizio Cantore, primario del reparto di Oncologia del Poma, unitamente al suo vice Roberto Barbieri e alle oncologhe Carla Rabbi e Maria Donatella Zamagni. I reati loro contestati a vario titolo sono omicidio colposo, lesioni aggravate con l’ipotesi di procedure diagnostiche e terapeutiche inadeguate, falso in atto pubblico e violazione delle norme sulla privacy. Nei loro confronti la procura aveva individuato precise responsabilità – sulle quali si sta dibattendo – e relative alla morte o alle lesioni arrecate a tre pazienti, poi saliti in un secondo momento a quattro. Quattro anni fa gli inquirenti avevano proposto la chiusura di 28 delle 31 cartelle cliniche esaminate, con contestuale notifica ai quattro dell’avviso di chiusura delle indagini circa l’ipotesi di omicidio colposo. Tali cartelle si riferivano al periodo da febbraio 2014 a febbraio 2017. Le indagini avevano preso il via dalle segnalazioni di due medici che contestavano ai colleghi il mancato utilizzo di farmaci mirati e di ultima generazione al posto di terapie regionali. Il sospetto era quello che potessero essere state scelte modalità meno efficaci ma con basso costo per l’azienda ospedaliera a fronte di un sostanzioso rimborso dalla Regione.