Cento ragazzi al Creative Lab chiedono che la scuola li aiuti ad accedere al nostro patrimonio culturale

MANTOVA Viaggiare, scoprire il mondo, studiare le lingue per essere preparati al mondo del lavoro, accedere alle opere d’arte con QR code e smartphone, vivere l’esperienza del teatro: sono solo alcune delle idee messe in campo da cento ragazzi diplomandi e neo diplomati protagonisti della terza giornata di FATTICULT, coinvolti in “Noi co-progettiamo cultura: dai bisogni alle idee” a cura di Co-Mantova e Alternanza Civica e Cultura, che dà il via ad una nuova importante stagione tutta da sviluppare al Creative Lab e a Mantova. Nella seconda parte della mattinata, alla presenza anche del Sindaco Mattia Palazzi e di Stefano Baia Curioni, direttore del Centro Palazzo Te, sono stati illustrati i risultati di una ricerca promossa dal progetto Alternanza Civica e Cultura è stata realizzata da 147 studenti in provincia di Mantova che ha coinvolto 5.000 loro compagni: molti di loro chiedono che la scuola diventi protagonista dell’offerta culturale, ed esprimono un bisogno di conoscenza del patrimonio culturale del territorio. Con la giornata di FATTICULT, che ha visto protagonisti ragazzi degli istituti superiori di città Belfiore e Mantegna ma anche dal Manzoni di Suzzara e dal Gonzaga di Castiglione delle Stiviere parte ufficialmente la coprogettazione che costituisce il cuore della nuova stagione del Creative Lab.
In serata in Santagnese10 “Quid est veritas?” ha aperto un nuovo ciclo di incontri di Frammenti di Fotografia, a cura di Ruggero Ughetti e Marco Brioni.
Succede domani venerdì 27 settembre
È la giornata di ArtLab19, che torna a Mantova con una giornata dedicata alla memoria custodita negli archivi che ci circondano, istituzionali o privati e aziendali. Tra le storie anche quelle, dalle 11.15 in poi, dell’Archivio Olivetti (la racconta Gaetano di Tondo, direttore Relazioni Istituzionali) e quelle racchiuse nell’esperienza di Promemoria Group, realtà specializzata nel recupero, conservazione e valorizzazione del patrimonio storico di imprese e istituzioni. Lo fanno con gli archivi storici di Poste Italiane, Versace, Emilio Pucci, Loro Piana, Centro Storico Fiat e molti altri. Previsti anche gli interventi di Claudio Gamba, dirigente istituti e luoghi della cultura di Regione Lombardia e Annalisa Rossi, direttore della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta, MIBAC. Appuntamento in Sala degli Stemmi a Palazzo Soardi dalle 10.30 alle 16.30. Iscrizioni su artlab.fitzcarraldo.it, partecipazione gratuita.
Appuntamento alle 16.30 alla Biblioteca Papillon di Lunetta con “Lunetta. Come le parole cambiano la percezione della realtà”, a cura di ReteLunetta. Qual è la vera storia del quartiere Lunetta? Quale la sua identità oggi? A partire dall’archivio di articoli di quotidiani scritti negli ultimi trent’anni sul quartiere, diversi soggetti si interrogano sulla comunità che cambia. Allo stesso tavolo, moderati dal giornalista Igor Cipollina, il giornalista Paolo Guzzanti (che torna a 30 anni di distanza dall’articolo che firmò su Repubblica dove definì Lunetta “Il Bronx di Mantova”), la curatrice Irene Finiguerra, l’illustratore Andrea della Fontana con Olimpia Medici, Chiara Mortari dell’Università degli Studi di Brescia, Don Alessandro Franzoni autore di “Altro che Bronx!” e Angelo Camillieri, fotografo.

Serata al Creative Lab con altri due appuntamenti targati FATTICULT YOUNG: dalle 17.30 alle 19.30 sarà allestita la mostra “iPAZIA | Perchè lei?” evento a cura della classe IV ATS dell’Istituto superiore Bonomi-Mazzolari realizzato grazie al percorso di alternanza scuola lavoro: 20 studenti espongono i costumi di scena da loro realizzati a mano e ispirati alla storia di Ipazia, donna e martire della libertà di pensiero. Il pubblico verrà accompagnato in un viaggio multimediale nel tempo in cui abiti e allestimenti suggestivi richiameranno alla memoria la storia della filosofa e matematica. Chiusura alle 21.45 con l’atteso ritorno de LE CANAGLIE con “Dog Days”, musica e illustrazione dal vivo con tre Doberman. Con Max Massimiliano Setti, che compone e “assembla” dal vivo musica elettronica, Walter Federico Bassi e Jack Giacomo Trivellini, che disegnano a ritmo. Una telecamera riprende il tutto e un proiettore riproduce su uno schermo le illustrazioni che via via si compongono. Storia impreziosita anche da diverse animazioni, che andranno a raccontarci le canagliate di questa scorrettissima gang.