Suzzara La possibilità che Iveco venga ceduta in blocco a Tata Motors, oltre a preoccupare i sindacati e, nel mantovano, Alessando Guastalli sindaco di Suzzara, dove il colosso ha un grande stabilimento, sta mettendo in movimento anche la politica a livello sia regionale che nazionale.
Dopo la notizia diffusa nella giornata di ieri, sia Azione, con la presidente nazionale onorevole Elena Bonetti, originaria di Asola, sia il consigliere regionale Marco Carra, chiedono un intervento urgente da parte, rispettivamente, del Ministero e della Regione.
Proprio Bonetti infatti presenterà a stretto giro un’interrogazione parlamentare rivolta al ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, per chiedere conto di quanto fatto finora e, come recita una nota diffusa ieri da Azione, “difendere una filiera strategica per l’economia italiana come quella dell’automotive”. Dal canto suo il ministro ha detto che convocherà un tavolo con i sindacai nei prossimi giorni.
«Non possiamo permetterci che un altro pezzo dell’industria italiana venga svenduto nel silenzio delle istituzioni – dichiara Bonetti -. Il Governo ha il dovere di intervenire, di ascoltare i lavoratori e i territori, e di mettere in campo strumenti concreti per proteggere il nostro sistema produttivo».
Sempre Azione di come già lo scorso anno avesse sollevato l’attenzione sul futuro di Iveco e su ciò che si stava preparando nel silenzio generale. Nel novembre scorso, il segretario del partito Carlo Calenda, insieme agli onorevoli Bonetti ed Ettore Rosato, si era recato a Suzzara per incontrare i cittadini e ribadire l’impegno costante di Azione al fianco dei lavoratori.
Dal canto suo invece il consigliere regionale Carra chiede un’audizione urgente in Commissione Attività produttive in Regione, delle parti sindacali e dei responsabili dell’azienda, degli enti locali interessati, e un intervento concreto da parte dell’assessore allo sviluppo economico Guido Guidesi. «La situazione deve essere monitorata da subito – afferma Carra -. Dal canto mio, sono a disposizione del sindaco Guastalli, dei sindacati, dei lavoratori e delle lavoratrici».






































