MANTOVA Il modus operandi era sempre il medesimo: mentre lei gli copriva le spalle, lui faceva irruzione negli esercizi commerciali presi di mira e quindi, sventolando in faccia al malcapitato di turno una pistola, intimava a questi di con segnargli tutto il denaro presente in cassa. Raid predatori in fotocopia, quelli perpetrati nel Modenese, tra il gennaio e l’aprile dello scorso anno, da una coppia di giovani malviventi, responsabili di quattro assalti a mano armata perpetrati in successione ai danni di tre bar e una tabaccheria. Si tratta di A.P., 28enne residente a Quistello e la complice J.M., 27 anni di Mirandola, individuati la scorsa estate dai carabinieri. Il primo episodio risale al 29 gennaio 2022 quando il ragazzo, con il volto travisato da sciarpa e cappuccio del giubbotto calzato sulla testa, si era introdotto all’interno della tabaccheria di via Martiri a Fossa di Concordia e puntando la pistola all’indirizzo della titolare si era fatto consegnare l’incasso della giornata. Con analoghe modalità, il 6 febbraio tra le 19,30 e le 20, la coppia aveva messo in atto una duplice rapina: la prima, sventata dal proprietario, ai danni di un bar tabaccheria di Concordia. Meno di mezz’ora dopo, mosso dal medesimo intento criminoso, il rapinatore spalleggiato dalla fidata sentinella, s’era presentato all’Happy bar in via Castello a San Possidonio ove, minacciando con la pistola la titolare, si era fatto consegnare l’intero contenuto del registratore di cassa prima di dileguarsi. Anche l’ultimo colpo invece, sempre con pistola in pugno, messo in atto al Bar 2000 in via Carducci a Concordia la sera del 12 aprile, era terminato come il secondo con un pugno di mosche. Tutti e quattro gli episodi, erano stati immortalati dalle telecamere presenti all’interno dei locali pubblici mentre il ruolo della 27enne mirandolese era sempre stato quello del “palo. L’altro ieri i due giovani, finiti a giudizio innanzi al gup di Modena, hanno patteggiato una pena di 3 anni e 6 mesi ciascuno.