Contro la violenza sulle donne tante le iniziative in tutta la provincia

MANTOVA Fino al 2 dicembre molte le iniziative che si alterneranno in tanti centri della provincia di Mantova, inerenti la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Sopruso che si traduce nei femminicidi, il cui numero resta costante di anno in anno, ma pure in discriminazione sul lavoro o disparità di genere, come emerso ieri durante la presentazione degli eventi sul territorio a Palazzo della Cervetta. Sono 38 gli appuntamenti, già partiti e in via di realizzazione, 18 i Comuni coinvolti, 31 gli organizzatori e 28 le associazioni in campo, per trattare questa realtà in tutti i suoi aspetti, come illustrato da Francesca Zaltieri, consigliera provinciale delegata all’istruzione, formazione e pari opportunità. Le biblioteche che aderiscono al programma sono 4, 23 gli enti coinvolti, due i sindacati, oltre a una scuola, l’Istituto comprensivo di Roncoferraro. In tanti per sottolineare le differenti forme di violenza esistenti: il fatto che il ruolo della donna sia sminuito in ambito lavorativo, l’emarginazione in caso di gravidanza, realtà nota anche in condizioni che dovrebbero rappresentare eccellenze professionali e intellettuali, come posto in evidenza dalla consigliera provinciale di parità Gaia Cimolino. Una situazione che va risolta partendo senza dubbio dall’educazione scolastica, ma anche con un’adeguata formazione di insegnanti e educatori. Il tema della disparità in campo lavorativo è, infatti, uno dei più trattati nei vari incontri che andranno a costellare queste giornate, così come numerose sono le simboliche panchine rosse in arrivo in tanti paesi della provincia, corredate da frasi proposte dalle donne stesse o elaborate da studenti: oggetti evocativi posti accanto a luoghi strategici, come il tribunale, nel caso del capoluogo, o centri scolastici.
Fiaccolate e camminate di solidarietà, proiezioni di film, performance teatrali, letture e convegni di approfondimento sono solo alcune delle attività messe in campo, come spiegato dai tanti rappresentanti istituzionali intervenuti alla conferenza, per fare in modo che la sensibilità sull’argomento resti alta, perché sia universalmente conosciuto un fattore sociale spesso sottaciuto, accettato e purtroppo perfino supportato. Da uomini e donne.
Una materia spesso trattata in modo inappropriato anche dai media, che non tutelano in modo sufficiente la vittima e spesso la raccontano in maniera deformata. E con scarsa competenza. Anche nell’informazione a livello nazionale. Per questo parlare del problema è comunque un atto dovuto.
Il programma completo delle iniziative sul territorio è disponibile sul sito della Provincia di Mantova. (Ilperf)