Corneliani, trattative a oltranza e il 7 si torna al Mise

MANTOVA – Quattro ore di trattative e di confronto per via telematica per tessere l’accordo e salvare la Corneliani. Alla fine della giornata se non c’è una fumata bianca si può comunque dire che l’intera questione sembra essere in via di risoluzione, tanto che la trtattativa andrà avanti nei prossimi giorni, escluso oggi, giorno di Pasqua, fino a mercoledì prossimo, quando è previsto un tavolo al Mise con la presenza del ministro dello sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti. Alla trattativa telematica di ieri, seduti attorno a un tavolo virtuale nel quale però si affrontano temi più che reali, c’erano Invitalia per il ministero, Investcorp, il commissario giudiziale, i sindacati e anche il sindaco di Mantova  Mattia Palazzi. L’obiettivo, spiegano i sindacati, riguardo all’avere voluto tenere un tavolo permanente di trattativa è quello di arrivare alla formulazione di un accordo per il salvataggio dell’azienda con il varo di una newco. Ma prima dell’incontro di mercoledì 7 aprile, quando al tavolo del Mise sarà presente anche il titolare del dicastero, saranno basilari i risultati delle trattative dei giorni di Pasquetta e martedì. “Lo spazio per un accordo sulle basi che abbiamo condiviso in questi giorni al presidio c’è: ora bisogna solo lavorare solo per formalizzarlo” scrivono i sindacati di categoria. Tra i nodi da sciogliere c’è quello dei 150 esuberi, spettro decisamente concreto di questa trattativa virtuale. Una metà di questi 150 dipendenti da tagliare è vicina al pensionamento e sono quindi allo studio degli scivoli per accelerarne l’uscita. Per gli altri 70 circa sono allo studio altre soluzioni, quali cassa integrazione e altri ammortizzatori, ed è in particolare per questi che la trattativa si farà serrata già domani. I tempi sono stretti e il tutto dovrà essere formalizzato entro metà aprile, e con la garanzia che la proprietà non finirà per delocalizzare la produzione, principale timore dei sindacati e dei lavoratori che rappresentano.