Crisi Corneliani, la Lega: “Dal Governo assurdo scaricabarile. La Lombardia per fare da sola avrebbe bisogno dell’autonomia”

Il consigliere regionale Cappellari

MANTOVA «E’ proprio un Governo senza remore». A dirlo sono i consiglieri regionali della Lega Gianmarco Senna, presidente della IV Commissione Attività Produttive, Istruzione, Formazione e Occupazione di Regione Lombardia, e Alessandra Cappellari, intervenuti nuovamente sulla crisi aziendale della Corneliani srl. «Adesso Conte e i suoi ministri, dopo non averci adeguatamente aiutato ad affrontare la crisi economica del post Covid, ci vogliono lasciare da soli anche a gestire crisi aziendali per le quali l’intervento dello Stato non solo è fondamentale, ma doveroso». «Dal Ministero allo Sviluppo economico – udite, udite – hanno risposto che sarebbe auspicabile una risoluzione della crisi a livello regionale – spiegano Senna e Cappellari -: una risposta assurda, degna del peggior scaricabarile. Forse il Governo si dimentica che la Lombardia, che già fa tutto quanto in suo potere per sostenere le aziende e farà lo stesso in questo caso, non ha gli strumenti politici ed economici dello Stato, ma anche in questo caso proverà a strumentalizzare la situazione per non assumersi le responsabilità che gli competono. E soprattutto ricordiamo che la Lombardia ancora non può godere della tanto sospirata autonomia, che in casi come questo farebbe la differenza». La Lega, unica forza che si è opposta al blocco del taglio dei vitalizi deciso la scorsa notte dalla Commissione contenziosa del Senato, si aspetta che il Governo «si metta in moto per aiutiare concretamente i lavoratori di uno storico marchio del made in Italy, la cui chiusura rappresenterebbe una perdita per tutto il Paese». (m.v.)