Dal Martelli all’Azteca. Addio a Karl Heinz Schnellinger, ex del Mantova e protagonista di Italia-Germania 4-3

Con quel suo gol nel recupero della semifinale dei mondiali di Mexico 70 diede il  via alla partita del secolo, quell’Italia-Germania 4-3 scolpita nella memoria collettiva. Karl Heinz Schnellinger è morto ieri all’età di 85 anni all’ospedale San Raffaele di Milano. Il suo nome è legato a Mantova per quella stagione 1963-64, quando arrivò in biancorosso in prestito dalla Roma, squadra con la quale era approdato in Italia l’anno prima e dove tornò l’anno seguente per poi passare al Milan.  Schnellinger  era soprannominato Volkswagen per la potenza e la regolarità di rendimento. Con la maglia della Germania Ovest aveva disputato quattro mondiali, dal 1958 a quello in Messico del 1970.  “Ciao indimenticato e indimenticabile Karl. Con un immenso grazie da tutto il Milan e da tutti i Milanisti”, il messaggio che gli ha dedicato il club rossonero con cui il difensore tedesco giocò per nove stagioni, vincendo tutto. Schnellinger è stato un pilastro dei club in cui ha militato e della nazionale per il suo altissimo rendimento, da terzino sinistro e poi da stopper utilizzato talvolta anche a centrocampo, caratterizzandosi per la sua educazione e disponibilità in campo e fuori. Dopo un campionato tedesco vinto con il Colonia, nel 1962, l’anno successivo fu portato in Italia dalla Roma che lo girò in prestito al Mantova per una stagione. La svolta nel 1965 quando Carlo il biondo arrivò al Milan in una squadra già forte di Cesare Maldini, Altafini, Rivera e Lodetti. Il bilancio sarà di uno scudetto (1967-68), tre Coppe Italia (1966-67, 71-72 e 72-73), due Coppe delle Coppe (1967-68 e 1972-73), una Coppa dei Campioni (1968-69) e la Coppa Intercontinentale del 1969. Schnellinger concluse la carriera in Germania, nella stagione 1974-1975, con il TeBe Berlino ma poi si trasferì nuovamente a Milano. Schnellinger lascia la moglie, tre figlie e quattro nipoti.