Dopo Virgilio e Folengo ci prova Davide Mattellini con La Corte dei Fauni

MANTOVA L’appuntamento per la presentazione del nuovo libro di Davide Mattellini è per sabato  pomeriggio alle ore 17.30 alla Casa del Mantegna (via Acerbi n. 47). L’incontro si svolgerà con il patrocinio della Provincia di Mantova; presenzieranno e dialogheranno con l’autore Carlo Bottani, presidente della Provincia di Mantova, l’assessore regionale Alessandro Beduschi, l’assessore regionale Barbara Mazzali, Riccardo Campa, ordinario di filosofia all’università Jagellonica di Cracovia, editore del libro, Roberto Archi, vicesindaco di Roncoferraro, e il giornalista Fabrizio Binacchi, responsabile Rai presso la Santa Sede. Il complesso poema a sfondo filosofico si ripartisce in 10 cantiche di 10 canti ciascuna, per un totale di oltre 17mila versi in terzine dantesche. Si tratta del terzo poema di ampio respiro scritto da un mantovano, dopo quelli di Virgilio e di Folengo, e risulta essere non solo un titanico impegno letterario, già virtuoso in sé per forma, ritmo e prosodia, ma per la selva di riferimenti letterari, di rimandi testuali, di citazioni che l’autore ha costruito attraverso la sua proteiforme e profonda conoscenza delle lettere. Ciononostante, delle numerose fonti che hanno contribuito a costruire la storia e l’ossatura della Corte dei Fauni, Mattellini si limita a dichiararne confidenzialmente due: l’Hypnerotomachia Poliphili, straordinario capolavoro di Francesco Colonna, sogno proibito dei più raffinati bibliofili, e i Trionfi di Petrarca. Ma anche a una lettura superficiale emergono perspicui i segnali di chi ha metabolizzato tanta filosofia pagana, tanta mistica “gentile” riscontrabile nel frequente ricordo degli Inni orfici, tanta Patristica, persino tanta teologia “eretica” che corre da Origene sino alle scientifiche apostasie di Palmieri, Bruno, Vanini e Spinoza – per non dire di altre esistenzialistiche presenze novecentesche scientifiche, filosofiche e letterarie. Tremano le vene ai polsi nell’immaginare quanto, questa “summa”, sia riflesso di una vita di letture e lettere.