Ducale senza più autonomia? La parola torna a Franceschini

Peter Assmann al Politecnico
Peter Assmann

MANTOVA Ultimi due mesi di permanenza del direttore generale  Peter Assmann alla guida del museo autonomo di Palazzo Ducale, prima di trasferirsi a Innsbruck, per i cui musei ha già firmato. Ma ultimi mesi forse anche per lo stesso consiglio d’amministrazione che l’ex ministro appena decaduto  Alberto Bonisoli ha decretato di abolire con una firma ferragostana molto contestata da più fronti politici.
Nei fatti, lo status di museo autonomo resta anche per Mantova, oltre che per tutti gli altri 19 poli museali del paese, ma se trovasse pieno compimento la “controriforma” di Bonisoli, rispetto alla “riforma” dell’ex ministro  Dario Franceschini – oggi nuovamente a capo del Mibact –, le sorti decisionali del Ducale cambierebbero radicalmente. In buona sostanza, il futuro direttore, sul cui nome si fanno disparate ipotesi, tornerebbe a essere una figura senza grandi poteri decisionali, predestinato a batter cassa a ogni occasione dai dirigenti e funzionari ministeriali con il cappello in mano.
Contro questa prospettiva si è espresso il capogruppo di Forza Italia in Comune  Pier Luigi Baschieri, e prima ancora la coordinatrice azzurra, il deputato  Anna Lisa Baroni, sia pure attirando l’attenzione delle rispettive istituzioni. Ma il balletto decisionale non apre facili orizzonti. Avrà Franceschini pieno potere di azzerare la “controriforma” pentastellata del suo predecessore Bonisoli con una “contro-controriforma” che di fatto ripristina la sua riforma?