Etichette di origine prorogate fino a fine anno. Cortesi: “Così si tutelano consumatori e produttori”

MANTOVA Ottime notizie in arrivo da Roma per quanto riguarda la tutela del Made in Italy,
tematica verso la quale Confagricoltura da sempre è attenta e sensibile, come
dimostra anche il progetto “Mediterranea”, da poco creato in alleanza con
Unionfood, per la valorizzazione le filiere e gli alimenti della Dieta Mediterranea.
Un Dl recentemente emanato dal Masaf infatti ha prorogato al 31 dicembre
2024 il termine finale del regime sperimentale previsto per l’indicazione
dell’origine in etichetta di grano duro (per paste di semola di grano duro),
riso, pomodoro (i suoi derivati), carni suine trasformate e latte (e prodotti
lattiero-caseari, per quanto riguarda la materia prima).
«Come Organizzazione – commenta Alberto Cortesi, presidente di
Confagricoltura Mantova – abbiamo sempre sostenuto e sollecitato l’utilizzo
delle etichette di origine, che rispondono all’esigenza di informare sempre di più
e sempre meglio i consumatori, guidandoli verso l’acquisto di prodotti italiani
sicuri e di qualità. Al tempo stesso, il provvedimento aiuta anche i nostri
produttori, garantendo più trasparenza ad ogni attore della filiera agroalimentare
provinciale e nazionale».
Ma Cortesi evidenzia anche una criticità da risolvere: «Il sistema delle etichette
d’origine è poco conosciuto dai consumatori, sarebbe necessario che il ministero
mettesse in campo una massiccia campagna comunicativa, partendo dalle
scuole, per far comprendere al meglio a tutti il valore aggiunto che questo
strumento può dare al nostro settore. Tutto questo gioverebbe anche alla
battaglia contro il Nutriscore che, senza alcuna base scientifica, va a
danneggiare nel profondo la Dieta Mediterranea, che è un patrimonio
riconosciuto in tutto il mondo e che noi da sempre promuoviamo».