Stroncato traffico internazionale di droga con base anche a Mantova

Un momento delle operazioni della Guardia di Finanza di Rimini che ha scoperto gli affari del clan Abate di San Giorgio a Cremano in diverse attività ricettive riminesi. I finanzieri della Sezione Mobile del Nucleo di Polizia Tributaria di Rimini e i poliziotti della Divisione Polizia Anticrimine-Ufficio Criminalità della Questura di Rimini, attraverso una congiunta attività di intelligence, hanno individuato una serie di soggetti a rischio di infiltrazione criminale nel tessuto economico riminese, ottenendo il sequestro d'urgenza di un hotel e della sua dipendenza, di un immobile a Monte Colombo (Rimini), di un'azienda che opera nel settore alimentare a Riccione e di cinque aziende del settore turistico alberghiero, costituite per gestire altrettanti hotel tra Rimini e Riccione. Il tutto per un valore che supera i due milioni e mezzo di euro, Roma, 8 maggio 2014. ANSA/UFFICIO STAMPA GUARDIA DI FINANZA ++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY ++

MANTOVA Operazione antidroga internazionale tra Italia e Albania. Dalle prime ore di ieri mattina il Servizio centrale di investigazione sulla criminalità organizzata (Scico) e il Nucleo di polizia economico finanziaria di Brescia della Guardia di Finanza hanno dato esecuzione, in diversi paesi europei, a 43 misure cautelari personali e il sequestro preventivo di oltre 4 milioni di euro. Le misure sono state messe simultaneamente dalle autorità giudiziarie italiana ed albanese e sono frutto dell’esito delle indagini di polizia giudiziaria di una squadra investigativa comune (Sic) sottoscritta tra la Procura di Bergamo e l’autorità giudiziaria albanese (la Spak di Tirana), per reprimere un esteso traffico di cocaina, eroina, marijuana e hashish in ambito europeo. Contestualmente, sono in corso attività di perquisizione e sequestro anche al fine di sottoporre a sequestro preventivo beni e disponibilità finanziarie sino a concorrenza di 4.068.340 euro. Si tratta dell’epilogo di un’indagine svolta congiuntamente dalla Procura di Bergamo e l’autorità giudiziaria albanese, che ha già portato, nel corso della medesima attività investigativa, all’arresto in flagranza di reato di 62 persone, all’esecuzione di ulteriori 14 misure cautelari personali, all’ablazione di beni e disponibilità finanziarie per circa 1 milione di euro (in Italia), nonché al sequestro di ingentissime quantità di stupefacente. L’attività investigativa ha permesso, con l’operazione odierna, di smantellare un ingente traffico di stupefacente ed assicurare alla giustizia i soggetti ritenuti responsabili. Eseguiti in totale 119 provvedimenti cautelari personali, tra arresti in flagranza, ritardati arresti e ordinanze di custodia cautelare (alcune da eseguirsi in Albania). Sequestrati oltre 120 chilogrammi di cocaina di importazione olandese e di oltre 15 chilogrammi di eroina purissime, raffinate per la successiva distribuzione alla clientela, soprattutto l’eroina, in due laboratori – sottoposti a sequestro – situati nelle province di Cremona e Milano. Sequestrati inoltre 129 chilogrammi di marijuana e 92 chilogrammi di hashish, i cui semi venivano importati in Italia per la coltivazione in loco in due serre (anch’esse sequestrate) create all’interno di altrettante cascine site rispettivamente in provincia di Mantova e Modena. Sequestrati preventivamente anche beni e disponibilità finanziarie per complessivi 5.068.340 euro.