Furto finisce in rapina. Ladra finisce in carcere

MANTOVA Per guadagnarsi la fuga non ha esitato ad aggredire un paio di commessi che l’avevano scoperta a rubare tra gli scaffali del negozio. Ma il tentativo di farla franca si è presto arenato grazie al pronto intervento delle forze dell’ordine che l’hanno immediatamente bloccata e tratta in arresto. In manette per il reato di rapina impropria è così finita una 30enne di origine magrebina. I fatti a lei ascritti risalgono all’altro giorno; teatro della vicenda un emporio cinese ubicato all’interno di un centro commerciale a Castiglione delle Stiviere. Secondo le accuse la donna una volta entrata nel bazar avrebbe dapprima preso ad aggirarsi tra le corsie come una normale cliente per poi, dopo aver fatto un giro perlustrativo, iniziare a prelevare alcuni prodotti di vario genere occultandoli sotto i vestiti. Ma la ladra non aveva forse tenuto conto delle placchette antitaccheggio posizionate sulla merce asportata; arrivata infatti alle casse il sistema elettronico ha iniziato a suonare. Due dipendenti l’hanno subito fermata chiedendo di mostrare quello che aveva in tasca, ma la taccheggiatrice per tutta risposta ha iniziato a prenderli a calci e pugni riuscendo così a divincolarsi e a scappare. Ieri mattina la donna è comparsa in tribunale per affrontare il processo per direttissima. Al termine della seduta il giudice Enzo Rosina accogliendo la richiesta del pubblico ministero Giulio Tamburini ha convalidato la misura della custodia cautelare in carcere disposta nei suoi confronti. L’udienza però è stata aggiornata a domani a fronte dell’istanza dei termini a difesa avanzata dall’avvocato dell’imputata. Per quanto riguarda l’entità della pena che potrebbe venire comminare in caso di condanna va sottolineato il recente inasprimento della soglia minima edittale previsto per la fattispecie di reato ex articolo 628 codice penale, il quale, dopo l’approvazione del Decreto Sicurezza Bis, è stato aumentato da 4 a 5 anni di reclusione.