I progetti dell’Aspef affondano nella piscina

MANTOVA Gli obiettivi a lungo termine dell’azienda speciale comunale Aspef dedicata alla attività socio-assitenziale, hanno subito un drastico ridimensionamento a pochi giorni dall’approvazione del bilancio consuntivo 2018 che si discuterà nell’aula martedì 30 aprile. I tre grossi progetti delineati dal presidente Vinicio Fiorani a inizio mandato rischiano di franare poco prima del rush finale previsto per le comunali del 2020.
Giorni fa la comunità per minori ipotizzata presso le ex serre Pecorari di Borgoghiesanuova non verrà realizzata: l’Aspe f non è riuscita ad aggiudicarsi l’asta bandita dal curatore fallimentare, e per le quali era pronta una cifra di 50mila euro. Un imprenditore ha rastrellato tutto con una cifra molto superiore.
Peraltro quell’area richiedeva circa 400mila euro di bonifica del sottosuolo. «È stata sbagliata la strategia fin dall’inizio», tuonano i consiglieri di Forza Italia, che avevano suggerito in alternativa il recupero degli istituti Gonzaga (ex orfanotrofio maschile della città). Adesso tuttavia, anche la piscina della rieducazione motoria in acqua dell’Aspef è messa seriamente in discussione a causa della marcia indietro del consiglio di amministrazione che non ha ritenuto sostenibile l’intero progetto. Il quale prevedeva il trasferimento dell’attuale attività riabilitativa dalla Rsa “Bianchi” al nuovo centro natatorio Saiseilab a Borgochiesanuova, nell’ex supermercato Carrefour. La società che doveva costruire il nuovo polo acquatico aveva già definito con l’azienda speciale il contratto per l’affitto di una porzione di edificio da destinare a presidio ambulatoriale di recupero e rieducazione funzionale gestito direttamente dall’Aspef. «Sin dall’iniizio avevamo sollevato diversi dubbi rimasti inascoltati – rincara la dose il capogrupo di Forza Italia  Pier Luigi Baschieri –. L’ipotesi di Aspef è avvalersi della collaborazione di Uisp per la piscina a Palazzo Alpi e salvarsi in corner. A restare in piedi è solo il recupero di un padiglione in Mantova Hub, da destinare a comunità per disabili, ma previo mutuo di 1,2 milioni».