Il bonus Inps scatena le forze politiche

MANTOVA Ancora non si pronuncia sugli accadimenti il parlamentare leghista  Andrea Dara che quasi tutti i media indicano come destinatario del bonus Inps messo a disposizione dal decreto governativo per soccorrere le imprese, e le partite Iva in genere, costrette alle chiusure forzate di tre mesi durante il lockdown. Un caso che alcuni parlamentari del carroccio già hanno motivato come richieste partite in automatico da parte dei commercialisti che hanno fatto richiesta dei famosi 600 euro per le proprie clientele, ma che evidentemente non convince chi vede piuttosto una sorta di “peccato di gola” del parlamentare che li abbia percepiti, nonostante le cospicue indennità di carica che superano al lordo i 12mila euro mensili (e sui cui versamenti non c’è stata interruzione).
Da ultime, le forze d’opposizione dell’alto mantovano hanno diretto strali verso Dara, che occupa anche la carica di vicesindaco a Castiglione delle Stiviere. Voci che vanno a unirsi a quelle del deputato mantovano pentastellato  Alberto Zolezzi, ieri intervenuto con una nota diramata agli organi di stampa. «Scoprire che alcuni colleghi in parlamento hanno chiesto e addirittura percepito il bonus destinato alle partite Iva, a chi ne aveva davvero bisogno, mi ha lasciato basito. Sono rimasto ancora più stupito quando ho appreso dalla stampa che uno dei furbetti sembrerebbe proprio un mio concittadino», dichiara Zolezzi a nome anche dei colleghi del M5S.
«Mentre io ho restituito quasi 238mila euro in questi ultimi sette anni – prosegue il deputato pentastellato – , c’è chi come Dara non si è accontentato dello stipendio da parlamentare e ha ritenuto di essere stato danneggiato economicamente, alla pari dei liberi professionisti. Il mio invito ai cittadini è di riflettere sui rappresentanti che si sceglie di votare localmente o mandare a Roma. Sono felice che finalmente a settembre ci sia il referendum per il taglio dei parlamentari – prosegue la nota –, così speriamo che alle prossime politiche la possibilità di eleggere certi personaggi si riduca ai minimi termini. Nel frattempo invito Dara a fare un atto coraggioso per chiedere scusa: non si limiti a restituire il bonus, dia l’esempio e si dimezzi lo stipendio», conclude Zolezzi.