Il centrodestra è mobilitato per i crocefissi nelle scuole

MANTOVA Torna il vecchio leitmotiv della sinistra al governo estratto dai cassetti. Assieme allo “ius soli, oggi rinnovato nel più chic “ius culturae”, è la rimozione dei crocifissi dalle scuole. La recente uscita del neo titolare dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti ha avuto l’effetto di scatenare non solo il popolo leghista e tutta la coalizione di centrodestra, ma anche il mondo cattolico. La “controffensiva” si è tradotta in una raccolta firme per difendere la presenza del crocefisso nelle aule scolastiche. Tale iniziativa parte dal sindaco di Guidizzolo Stefano Meneghelli, il quale oltre ad avviare la petizione nel weekend (i banchetti saranno presenti sabato e domenica in piazza Marconi), invita tutti i colleghi virgiliani a fare lo stesso e i militanti della Lega ad allestire decine di gazebo “a sostegno dei principi racchiusi nella radici cristiane del nostro Paese”.
«L’uscita del ministro Fioramonti – spiega il primo cittadino – è l’ennesimo autogol di chi dovrebbe pensare ai veri problemi che affliggono il mondo scolastico anziché avviare crociate contro i nostri simboli. Pur riconoscendo la laicità dello Stato sancita dalla Costituzione, va rimarcato che il crocefisso non è solo un simbolo religioso, ma anche un simbolo culturale».
Meneghelli nei prossimi giorni trasformerà la propria iniziativa in una specifica mozione da sottoporre al suo consiglio. «La Lega sostiene in toto l’iniziativa di Meneghelli – commenta il segretario provinciale Antonio Carra -. Domani incontrerò i coordinatori provinciali di Fratelli d’Italia, Alessandro Beduschi, e Forza Italia, Anna Lisa Baroni, ai quali chiederò di estendere l’iniziativa anche ai loro sindaci».
Matteo Vincenzi