Palazzi alle prese con la giunta: squadra che vince non si cambia

MANTOVA Ancora il sindaco rieletto  Mattia Palazzi non si è preso la pausa per camminare in montagna e rimuginare sulle ipotesi di giunta, circa le quali non si sbottona nemmeno di un nonnulla. Resta così da raccogliere le indiscrezioni fra le persone a lui più prossime, che alla consegna del silenzio trasgrediscono solo per confermare quanto era nell’aria. E di certo allo stato dei fatti parrebbe esserci solo l’indicazione di cambiare il meno possibile la squadra di giunta per il prossimo quinquennio, anche alla luce dei risultati elettorali emersi martedì che hanno attribuito alla Lista Gialla quasi lo stesso peso del Pd, con uno scarto di appena un punto percentuale.
Altrettanto certa è la decisione di Marianna Pavesi di lasciare l’incarico assessorile, visto il carico di lavoro che deve affrontare nella veste di dirigente scolastico, e così pure il forfait di  Paola Nobis che proprio ieri ha ritirato dall’ufficio le cose personali.
Resterebbero fissi, probabilmente con le stesse deleghe del quinquennio precedente, i dem  Giovanni Buvoli,  Andrea Murari,  Nicola Martinelli e  Chiara Sortino. Altrettanto i gialli  Adriana Nepote,  Andrea Caprini e  Iacopo Rebecchi, con l’opzione di una new entry, quasi certamente donna, scelta fra  Sara Nicolini,  Laura Ferro,  Maddalena Portioli e  Giulia Martinelli. E a detta di alcuni gialli stessi, le prime due sarebbero le più papabili.
Ma il nono assessore? Qui si apre una questione. Indiscrezioni alludono a un quinto assessore Pd scelto probabilmente fra  Laura Bonaffini, Barbara Gerola e Alessandra Lieto. Ipotesi, questa, che però si sovrappone a quella, pure avanzata nell’ambiente, che vorrebbe un ingresso in giunta di un esterno di “Italia viva”, oppure – rispettando la formazione 2015 – di un esponente della sinistra di “Per Mantova”, già Sinistra italiana, come appunto la Nobis.
La tentazione del sindaco di lasciare fuori dall’esecutivo Si per dar vita a una giunta rosso-gialla verrebbe a essere compensata dalla designazione di  Fausto Banzi a presidente del consiglio comunale, comunque gratificato da un ruolo incisivo nelle stanze dei bottoni. Il tutto, ovviamente, a una condizione: che in giunta i gialli aumentino di visibilità. Viceversa quel posto spetterebbe a Palazzi 2020.