“Il pericolo dell’inceneritore c’è ancora”

MANTOVA Ambientalisti, comitati e Movimento 5 Stelle si sono dati appuntamento con i propri legali per ammonire che il rischio inceneritore non è alle spalle: la Pro-Gest è ancora in possesso di autorizzazioni per potere dare corso alla costruzione del termovalorizzatore che ha originato la nascita di comitati spontanei e ricorsi agli organismi di tutela. All’incontro di ieri in Porta Giulia gli esponenti del M5S  Alberto Zolezzi e  Michele Annaloro, l’ambientalista  Gloria Costani e i legali  Paola Brambilla e  Paola Spadini, che hanno seguito gli iter giudiziari, avvertono: «Rimane il rischio dell’inceneritore, perché la procedura di impatto ambientale è ancora incompleta. Una serie di carenze – ha precisato Brambilla – permetterebbe all’azienda di poter sostenere che le matrici ambientali non sono sature; e ancora una volta non viene valutato l’impatto cumulativo di tutte le emissioni che ricadono sulla città. E lo spettro dell’aumento della capacità produttiva è ancora dietro l’angolo. Le amministrazioni dovrebbero seguirci nel processo amministrativo ancora pendente al Consiglio di Stato».
Dal canto suo Zolezzi conferma che «l’autorizzazione a Pro-Gest non è ancora stata revocata, e potrebbe ancora saltar fuori. È giusto fidarsi, ma da un punto di vista tecnico è giusto anche avere maggiori dettagli. Il tutto in attesa peraltro che termini l’iter delle periezie per il traffico internazionale di rifiuti», conclude Zolezzi.