In piazza in 150 nel nome di Puzzer tra slogan, battute e preghiere

MANTOVA – Mantova Dalla Costituzione Italiana a Stefano Puzzer, il portuale di Trieste guida della manifestazione del movimento No Green pass nel capoluogo giuliano. Il nuovo simbolo dei No Green pass mantovani (e non solo) adesso è lui come si è potuto vedere ieri pomeriggio in piazza Sordello al puntuale raduno-manifestazione contro il passaporto sanitario. Ieri erano circa 150 i partecipanti, molti dei quali con il cartello con scritta “io sono Stefano Puzzer” e foto allegata, a una manifestazione che a parte i soliti slogan scanditi (giù-le-ma-ni-dai-bam-bini, li-ber-tà etc.) ha offerto semmai qualcosa di diverso arrivando anche a diventare una sorta di intrattenimento con uno dei partecipanti che si è a un certo punto lanciato in una sorta di cabaret No green pass in dialetto mantovano. Non che tra questi manifestanti improvvisamente sia spuntata una verve auto-ironica; battute a senso unico nei confronti dei “poteri forti” e applausi scroscianti. Dal profano al sacro, quindi, con un minuto di silenzio in memoria delle vittime del vaccino anti-Covid rotto dal passaggio di un contestatore sul listone per il quale ci sono stati applausi di scherno mentre una donna con l’altoparlante citava direttamente Gesù cristo con frasi del tipo “perdonali perché non sanno cosa stanno facendo”. La cosa è finita lì senza che ci fosse bisogno dell’intervento delle forze dell’ordine, che tra poliziotti e carabinieri si sono mantenuti a debita distanza vegliando con la massima discrezione per l’intera durata della manifestazione. Sabato si replica.