In provincia di Mantova muoiono mille fumatori all’anno, al Poma ritorna l’ambulatorio antifumo attivato da De Donno

MANTOVA -La struttura di Pneumologia del Carlo Poma attiva un ambulatorio antifumo, con la presenza di uno psicologo e un infermiere. Il servizio si svolgerà in reparto, al primo piano del blocco A, a partire dal 31 maggio, una volta alla settimana: martedì pomeriggio dalle 14.30 alle 15.30 le prime visite pneumologiche, dalle 15.30 alle 16.30 i controlli. La prenotazione delle prestazioni avverrà tramite il Centro Servizi o la Pneumologia (ambulatorio multidisciplinare).  L’ambulatorio è riservato in un primo momento solo a pazienti cronici, titolari di un piano di assistenza individuale, pazienti poli patologici o segnalati dalla Pneumologia. L’intenzione per il futuro, però, è quella di estenderla anche ad altri pazienti. La percentuale di fumatori  in Italia negli ultimi due anni, durante la pande-mia, è ulteriormente aumentata fino ad arrivare al record del 26,2 per cento (circa 11,3 milioni). Il consumo medio giornaliero è di circa 12 sigarette, ma quasi un quarto dei fumatori dichiara di fumarne più di 20 (oltre un pacchetto). Nella provincia di Mantova, i fumatori sono circa 100.000. Ogni anno 1.000 mantovani muoiono per patologie fumo relate. La speranza di vita di un fumatore è 10 anni più breve di quella di un non fumatore: la metà di questi perdono 20 anni di vita in buone condizioni di salute prima di morire per una malattia legata al tabacco. Le principali malattie tabacco-relate possono essere suddivise in neopla-stiche e non neoplastiche. Tra le patologie neoplastiche si segnalano i tumori del tratto respiratorio (polmone in particolare), dell’esofago, del pancreas, del colon, della vescica, della prostata, del rene, del seno, delle ovaie e di alcune leucemie. Tra quelle non neoplastiche: la broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco); le patologie di ambito cardiovascolare (coronaropatie e ictus cerebri); i danni sulla sessualità maschile e sull’apparato riproduttivo femminile (menopausa precoce; aumento degli aborti); i danni puramente estetici (gengive bianche, ingiallimento dei denti, invecchiamento della pelle, aumento dell’irsutismo del volto). Nonostante questi fatti innegabili, l’idea di curare i tabagisti non è molto diffusa, perché si continua a puntare sulla semplice volontà degli individui di interrompere la dipendenza, che in realtà è così forte da contemplare una guarigione spontanea solo nell’1- 3 per cento dei casi. Da questi dati, in particolare visto l’aumento dei fumatori anche a Mantova, è nata la necessità di istituire un ambulatorio dedicato.