Dopo l’Anconetta, secondo bonus ad Aster: il Comune stacca un assegno da 180mila euro

MANTOVA  – E con l’ultimo assegno staccato ieri dal Comune arriviamo a 180mila euro, ossia quanto chiesto dall’Aster per pareggiare il disavanzo causato dai mancati rilasci dei pass per gli autobus turistici, nonché dal mancato servizio di gestione dei pass stessi. Un buco, se così vogliamo dirlo, prodotto nell’anno nero della pandemia da coronavirus, e i cui effetti continuano a farsi sentire sulle pubbliche casse comunali.
La situazione finanziaria dell’azienda “in house providing” di via Roma è stata oggetto di valutazione da parte della giunta e dello stesso consiglio comunale, che lo scorso dicembre ne ha approvato conti e piano industriale. Il tutto alla luce di pesanti ammanchi sui previsionali nel 2020 e 2021, anni nei quali si sono ridotte drasticamente le entrate dai parcometri in ragione delle forzate chiusure e limitazioni negli spostamenti veicolari da regione a regione e da comune a comune. In tal caso, anche la voce “turismo” ha visto tagliate pesantemente le semestrali di cassa.
Alla luce di questa forzosa carestia, lo stesso Comune aveva denunciato mancate entrate per oltre 8 milioni, solo in parte mitigate dagli stanziamenti statali destinati agli enti locali come ristori. In essi rientravano non solo le imposte di soggiorno e le sanzioni amministrative perse per ovvi motivi, ma anche le non corrisposte aspettative economiche dell’Aster, cui via Roma ha demandato molti servizi. Adesso, con la messa a pagamento dell’ultima area “free” dell’Anconetta l’ente conta di rimediare in parte alle perdite dell’Aster. Ma a questa operazione segue quella diretta di soccorso ai mancati pass per gli autobus turistici, dalla stessa Aster quantificati in 180mila euro. La metà dei quali erano già stati stanziati prelevandoli dall’avanzo vincolato corrente. Il saldo, di 90mila euro, è invece stato erogato ieri.
Per un processo di normalizzazione dei conti, altre funzioni sono state affidate all’Aster, talune nuove, altre meno nuove ma sospese. Tra queste anche il servizio di guardiania dei giardini pubblici e dei parchi cittadini, per l’ammontare di 60mila euro.