La dogana della questua in via Guerra

MANTOVA  Si piazzano lungo la strada uno sul ciglio opposto all’altro, in attesa del passaggio di qualche auto da bloccare mettendosi in mezzo alla strada per poi chiedere soldi all’automobilista di turno. Nessuna minaccia vera e propria ma un’insistenza che sfocia in quello che può essere definito accattonaggio molesto. È successo negli ultimi giorni ma a quanto risulta succede da almeno un paio di mesi a questa parte in via Guerra, dove un paio di uomini, nomadi secondo quanto raccontato da diverse persone, uno sui 35 anni con pettinatura a cresta, l’altro sui 40 e calvo, quasi sicuramente italiani visto che non hanno alcuna inflessione nella parlata, si piazzano in mezzo alla strada per fermare le auto di passaggio e chiedere soldi. «Ho la macchina in panne davanti al campo da rugby. Dammi 5 euro»: questo il tenore delle richieste che i due fanno a chi passa in zona, ma a volte pare che passino direttamente alla richiesta di denaro e finché il malcapitato, ma soprattutto la malcapitata perché le vittime preferite da questa coppia di questuanti sono donne, non paga non c’è modo di passare oltre, visto che mentre uno si avvicina al finestrino lato-guida l’altro si piazza davanti al muso dell’auto e fino ad ora non ha trovato nessuno disposto a finire nei guai mettendolo sotto. Una sorta di dogana per chi è diretto al circolo Ippico che si trova più avanti o comunque deve passare oltre quell’ultimo avamposto che è diventato il parcheggio del campo di rugby. Una zona, questa, lontana dagli occhi indiscreti delle telecamere di sicurezza che ad esempio pullulano nel parcheggio antistante il campo scuola sempre lungo via Guerra, e abbondantemente tagliata fuori da quella del traffico diretto in città. La presenza di questi “doganieri” della questua molesta è stata segnalata più volte alle forze dell’ordine che hanno inviato sul posto le loro pattuglie, ma a quanto pare i due mendicanti sono più rapidi delle auto di servizio.