Le sette piaghe della Madonna addolorata in San Barnaba

MANTOVA Un incontro di carattere culturale ieri in San Barnaba, alla vigilia ormai delle celebrazioni pasquali, per raccontare i risvolti storici, artistici e religiosi della Madonna Addolorata, esposta nella chiesa di via Chiassi. Un’opera importante e preziosa restaurata un anno e mezzo fa dalla ditta di restauro di Emanuela Scaravelli con il fratello Luca e Loredana Zani, dopo un approfondito studio di Monica Marino. La società per il Palazzo Ducale, considerata la qualità e l’importanza dell’opera ha completato la valorizzazione con un’adeguata illuminazione dell’altare. <<Guardando l’immagine – ha spiegato ieri Don Stefano Savoia Vice direttore dei Beni Culturali ecclesiastici – sembra risalire all’epoca barocca, ma non è così. La tradizione ha stabilito dopo un lungo studio, che il disegno sia stato eseguito da Giulio Romano (che venne sepolto proprio in San Barnaba)>>. A dar movimento alla statua, le sette spade conficcate nel cuore di Maria, che rappresentano i setti dolori di Maria. La prima simboleggia la profezia di Simeone, la seconda la fuga di Maria dall’Egitto per salvare Gesù, la terza simboleggia lo smarrimento e il ritrovamento di Gesù, la quarta invece, Maria che incontra Gesù mentre porta la Croce, la quinta la crocifissione di Gesù, la sesta l’abbraccio di Maria a Gesù morto e la settima la sepoltura di Gesù. Arte e storia, ripercorrono il senso spirituale della Madonna dell’Addolorata di Giulio Romano. tom