L’accoltellamento di Pomponesco figlio della gelosia

POMPONESCO – Erano previste per ieri ma la direttissima e la convalida dell’arresto del 59enne che mercoledì ha ferito con un coltello un amico sono state rimandate ad oggi. Intanto, emergono nuovi dettagli nella vicenda che sembra ricondursi a motivi di gelosia per una donna. Trovate delle armi nell’appartamento dell’uomo.
Inizia a farsi più chiara la dinamica dell’aggressione avvenuta intorno alle 17 di mercoledì al bar “Cafè&Caffè” in piazza XXIII Aprile, a Pomponesco: pare, infatti, che a far scatenare la discussione tra il 59enne Maurizio Tona ed il 61enne Andrea Gavioli (la vittima) siano state le avances del primo nei confronti della moglie del secondo. Proprio il 61enne, incontrato l’amico, avrebbe affrontato il discorso: questione che avrebbe fatto infuriare Tona al punto da prendere un coltello che portava con sè e puntarlo contro il 59enne. Un attacco che Gavioli riusciva con un rapido riflesso a schivare rimanendo, però ferito al braccio, al polso e alla mano destri. Immediata a qual punto la chiamata al 118 ed ai carabinieri che da Viadana mandavano subito una pattuglia che, tra l’apprensione dei presenti, riusciva a fermare l’uomo. Il 61enne veniva, invece, portato all’ospedale Oglio Po di Casalmaggiore per ricevere le cure del caso: le sue condizioni non erano, comunque, gravi.
Proprio da ulteriori indagini sull’aggressore, pluripregiudicato, si è scoperto come nella sua abitazione fossero presenti diverse armi e di vario tipo. Fatto, questo, per cui il giudice sta ora valutando anche la denuncia per detenzione illegale di armi; dopo l’aggressione erano già scattate quelle per lui le accuse sono di lesioni e porto abusivo d’arma.