MANTOVA – Anni di vessazioni e angherie perpetrate a vario titolo ai danni dell’allora compagna. A finire sul banco degli imputati circa le ipotesi di maltrattamenti in famiglia, un trentacinquenne cittadino albanese residente nell’area dell’Oglio Po. Segnatamente i fatti a lui ascritti risalirebbero al periodo compreso tra il 2020 e il maggio 2023 quando l’uomo, per tale vicenda sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa, si sarebbe reso responsabile di numerosi episodi violenti messi in atto in ambito domestico. Una vicenda alla fine confluita in un processo penale istruito a carico dell’uomo e rievocata ieri in aula, innanzi al collegio dei giudici, dalle testimonianze di alcune amiche della presunta vittima, costituitasi a processo come parte civile. In particolare, tra le contestazioni a lui ascritte, diverse verterebbero sul divieto imposto dall’accusato alla convivente di poter uscire di casa per lavorare o frequentare gli amici, eccezion fatta per recarsi in caso di necessità dal medico. Proibizioni che, se non rispettate, avrebbero quindi comportato la rabbiosa reazione del trentacinquenne tramite percosse e insulti, anche in presenza dei loro figli piccoli.