Mantova-Milano, Colaninno (Iv) chiede interventi urgenti a Trenord

MANTOVA Sembrava potersi archiviare fra le pagine della memoria indesiderate la scorsa settimana assai sofferta dei treni mantovani, specie quelli che corrono sulla direttrice di Milano.
Invece anche ieri si è reiterata la solita consolidata solfa che fa della vita da pendolare una vita grama, in alternanza fra un ritardo e una soppressione, fra una corsa suppletiva in pullman e la lunga attesa del convoglio che porterà a destinazione dopo qualche mezz’ora o ora o peggio di ritardo sui programmi dei tabelloni apposti all’ingres – so delle stazioni.
Di fronte a questo quadro inaccettabile il deputato di Italia viva Matteo Colaninno ha preso la decisione di alzare la cornetta del telefono per comunicare direttamente con l’amministratore delegato di Trenord Marco Piuri. «L’ho chiamato – dichiara il deputato renziano, molto attento alle traversie delle ferrovie territoriali –, e mi ha detto di essere al corrente delle situazioni critiche degli ultimi tempi, e mi ha assicurato il proprio impegno per porre rimedi a questa serie di disagi. Dal canto suo l’amministratore di Trenord ha dato disponibilità a prendere contatto diretto con il territorio (immaginiamo anche con le rappresentanze sindacali degli utenti, ndr) per dare una svolta a queste difficoltà con le debite azioni».
Ma quali potranno essere le risposte da darsi a passeggeri costretti a viaggiare con treni roventi, senza impianti di con-dizionamento e senza nemmeno la possibilità di aprire i finestrini sigillati, è difficile da immaginarsi. Questo almeno è il pensiero di Andrea Bertolini, segretario dell’Utp, il sindacato degli utenti del trasporto pubblico.
«Piuri sono cinque anni che è lì, e in cinque anni non ha recepito nulla di quanto gli era stato segnalato – rimarca Bertolini –. Adesso dubito che risolva tutto in una settimana perché lo ha chiamato il deputato Colaninno, pur molto attento alle necessità del pubblico viaggiante. Io mi fermo alle differenze che essistono fra le nostre ferrovie e quelle inglesi, dove all’utenza arriva un sms di scuse per un ritardo di 3 minuti. Da noi non vengono nemmeno rimborsati i biglietti per 3 ore di ritardo».
Nella sola giornata di ieri, per la cronaca, il treno da Bologna delle 20.17 è arrivato a Mantova con un’ora di ritardo.
Quello da Modena dela stessa ora è stato dirottato a Carpi per via dei temporali che hanno investito l’area, minacciando anche il percorso del “Pendolino”. Il treno da Milano delle 20.20 alle 21 non era ancora partito. Quello partito da Milano alle 19.18 è invece arrivato a destinazione a Mantova con 80 minuti di ritardo.
Il quadro non ha sinora mostrato segnali di miglioramento, insiste Bertolini. «Vedremo se Piuri sarà di parola».