MANTOVA La Mantua Surgelati alla svolta. Il braccio di ferro fra i due soci eredi del colosso fondato da Romano Freddi, ovvero fra i figli Franco e Federica ha trovato il pronunciamento del tribunale di Brescia che ha parzialmente accolto le istanze della figlia Federica al fine di togliere competenze gestionali al fratello nominando un amministratore di garanzia designato dal tribunale stesso. A lui toccherà valutare quali proposte i soggetti in causa (Federica, ma anche la nipote Francesca Freddi, figlia di Franco, subentrata in asse ereditario dopo la rinuncia del padre, che cmunque ha mantenuto ruoli dirigenziali) porteranno per dare continuità e garanzia al colosso della pizza. Con due opzioni sul tavolo: Federica propone l’ingresso in partnership del gruppo Roncadin, mentre Franco-Francesca spingono per trovare un acquirente dell’intero complesso nella modenese Italpizza.
«La decisione – afferma Federica Freddi – è da accogliere con favore. L’amministratore giudiziario è stato incaricato per porre rimedio ai temi gestionali e per verificare se vi sia soluzione al problema di fondo della società, costituito dalla conflittualità fra i soci».
Su questo ultimo aspetto Federica Freddi nella sua lettera aperta alla nipote Francesca, pubblicata nei giorni scorsi dalla Voce, alcuni giorni fa aveva messo in guardia dal rischio concreto che la Mantua Surgelati e i suoi lavoratori stavano correndo nel prendere in esame solo la strada della cessione a Italpizza.
«Confermo la mia assoluta e pubblica disponibilità a prendere in esame tutte le offerte che sono arrivate – ha dichiarato Federica Freddi –, un virtuoso processo competitivo può iniziare anche domani da parte mia; un confronto competitivo che potrebbe concludersi in tempi brevi con in più la garanzia, come auspicato, anche di un controllo giudiziario».
La decisione del tribunale bresciano ha trovato intanto il plauso del sindacato Cisl.