Minacce al parroco con un cacciavite, 50enne condannato

MANTOVA Si era presentato nella canonica della chiesa di Santa Maria del Gradaro chiedendo in quell’occasione al parroco don Alberto Formigoni di consegnargli dei soldi per poter aiutare così un’amica in difficoltà. Al rifiuto del sacerdote l’uomo, aveva reagito in modo violento estraendo di tasca un cacciavite e iniziando a minacciare il religioso. Alla sbarra per il reato di tentata rapina era così finito M.P., 50enne pluripregiudicato italiano residente nel capoluogo. I fatti a lui contestati risalivano nella fattispecie al 3 febbraio del 2016. Quel giorno il 50enne, non solo vecchia conoscenza delle forze dell’ordine ma anche habitue delle aule di tribunale, aveva avanzato al sacerdote la richiesta di denaro da girare all’amica, poi a seguito d’indagini risultata essere la sua convivente, in quanto questa doveva effetture un urgente viaggio in treno. Don Formigoni però aveva detto all’uomo di essere sprovvisto al momento di contante a disposizione. Da lì era scattata l’aggressione verbale condita da improperi vari, tra cui esplicite minacce di morte indirizzate al religioso, e aggravata dall’utilizzo dell’arma impropria in suo possesso. Ieri mattina l’epilogo giudiziario della vicenda. Comparso davanti al giudice per l’udienza preliminare Matteo Grimaldi l’imputato è stato quindi condannato con rito abbreviato a due anni di reclusione.  (loren)