Mobbing alla ex Bustaffa, battute finali del processo a tre dipendenti

MANTOVA Con nuove escussioni testimoniali è proseguito ieri il processo per mobbing e maltrattamenti instaurato a carico di tre dipendenti della ex Bustaffa: si tratta di Dante Spagnoli, al tempo responsabile del reparto di confezionamento latticini, il capo reparto Isabel Garofalo, e il capo turno Angela Mazzola. Sono tutti accusati di vessazioni, fisiche e psicologiche, perpetrate nei confronti di un’operaia, costretta alla fine a licenziarsi. I fatti a loro contestati sarebbero occorsi tra il 2016 e il 2017 nello stabilimento di Bagnolo San Vito. Secondo la pubblica accusa i tre, in concorso tra loro, avrebbero costretto una quarantenne addetta al confezionamento dei latticini – costituitasi parte civile con l’avvocato Andrea Pongiluppi – a svolgere mansioni lavorative molto pesanti nonostante il parere del medico aziendale che sconsigliava che venisse impiegata per pratiche particolarmente logoranti fisicamente, al punto da finire più volte in pronto soccorso. Ma sempre stando agli inquirenti, l’operaia sarebbe stata anche vittima di maltrattamenti psicologici da parte dei propri superiori, che non avrebbero perso occasione per rimarcare ogni suo errore sul lavoro, umiliandola con frasi del tipo: “se non sei capace licenziati, vattene a casa e fatti curare”. Il responsabile di reparto è altresì accusato di lesioni gravi, consistite in una lombalgia da sforzo, per le quali alla persona offesa era stata riconosciuta una invalida del 35%. Nell’ultima seduta dibattimentale, davanti al giudice Edoardo Zantedeschi, è stata quindi audita una ex collega della presunta vittima la quale ha confermato in sostanza il clima teso a fronte dei continui rimproveri dei tre imputati alle lavoratrici. (loren)