Pedopornografia: per il perito l’imputato è incapace d’intendere

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MANTOVA – È accusato di avere adescato dei ragazzini in chat ai quali avrebbe di inviargli dei selfie in cui erano svestiti. Per una vicenda che risale al 2018 è attualmente a giudizio un 49enne di Mantova. Ieri in aula è stato sentito il consulente del tribunale che ha eseguito una perizia sull’imputato. Nella relazione che ha esposto ieri, il perito ha ritenuto il 49enne incapace di intendere e volere al momento del fatto e che visto il suo stato ha inoltre ritenuto che non sia in grado di sostenere un processo. Il giudice ha quindi aggiornato l’udienza al prossimo maggio quando si terrà la discussione. A tale proposito è tutt’altro che improbabile che, visti gli esiti della perizia, si vada verso un’assoluzione per l’imputato in quanto incapace di intendere e volere. Secondo quanto era emerso dalle indagini il 49enne si era procurato il numero di cellulare di alcuni ragazzini con i quali poi chattava via whatsapp. In alcuni casi avrebbe chiesto ad alcuni di loro di inviargli delle loro foto in pigiama o comunque svestiti, incappando così nel reato di diffusione di immagini pornografiche con minori, motivo per il quale nei suoi confronti era scattata l’indagine a livello distrettuale.