Polizia Postale. Pedopornografia e frodi telematiche: 4 arresti nel 2022

MANTOVA  Quattro arresti, di cui due per pedopornografia online, e 41 persone denunciate prevalentemente per truffe online. Un paio di minorenni denunciati alla procura presso il tribunale dei minori di Brescia, una quindicina di perquisizioni per 348 casi trattati nel corso del 2022. È il bilancio dell’attività della polizia Postale di Mantova nel corso dell’anno appena concluso. Bilancio che segna un sensibile calo dei casi trattati rispetto al 2021, quando questi erano stati 415. Gli arresti per possesso e diffusione di materiale pedopornografico hanno riguardato un ultrasessantenne di Mantova finito in manette lo scorso marzo, e un 45enne di Goito che era stato beccato un mese prima. In entrambi i casi gli agenti della polizia Postale di Mantova avevano eseguito delle perquisizioni domiciliari trovando un ingente quantità di immagini pornografiche con minorenni. Si tratta dei due casi più gravi in materia di pedopornografia, ma non gli unici: altri casi simili rientrano infatti tra quei 41 indagati dalla Postale mantovana lo scorso anno, e buona parte delle 15 perquisizioni eseguite nel 2022 riguardano indagini per questo reato. Le altre due persone che gli agenti della Polizia Postale di Mantova hanno arrestato durante gli scorsi 12 mesi erano accusate di frode informatica. Un termine sul quale gli agenti della specialità fanno un distinguo rispetto alle truffe online con le quali le frodi informatiche vengono spesso accomunate. Per questo tipo di frode s’intende un’invasione dei sistemi informatici che possono essere di un ente pubblico o di un privato, mentre le truffe online non contemplano questa attività invasiva della quale la vittima è ignara, al contrario del classico raggiro per una compravendita in Rete, dove la potenziale vittima potrebbe evitare di rimetterci de denaro usando maggiore accortezza. Riguardo all’attività investigativa la nostra provincia è stata coinvolta in due grosse operazioni condotte dal l Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Lombardia. L’operazione Dictum III ha condotto all’individuazione di numerosi soggetti che condividevano in rete materiale pedopornografico tramite la piattaforma Mega.nz. Sono state denunciate 16 persone e tre sono finite in carcere. L’operazione Cocito ha portato all’arresto un 33enne romano per violenza sessuale aggravata ai danni della propria figlia, per detenzione, produzione e cessione di materiale pedopornografico e per adescamento di minorenne. Il materiale pedopornografico era stato condiviso da diversi utenti tramite un canale di Telegram.

Cyber-bullismo e adescamento di minori in rete. Zardi (Polizia Postale): è importante informare per prevenire

Decine di incontri nelle scuole per fare fronte al fenomeno del cyber-bullismo ma anche attenzione all’adescamento di minori online. Un’attività, quella della Polizia Postale di Mantova, che ha contribuito alla forte diminuzione di questi fenomeni nel Mantovano. Solo due, infatti, i minorenni segnalati alla procura dei Minori di Brescia. «Quello del cyber-bullismo è un nervo scoperto – spiega il sostituto commissario Luca Zardi (nella foto),  responsabile della Sezione operativa per la sicurezza cibernetica della Polizia Postale di Mantova -. Certo le segnalazioni ci sono ancora, perché questo fenomeno non è ancora sparito, però le segnalazioni sono in calo». I due ragazzini finiti nei guai hanno poco più di 14 anni e sono entrambi maschi, come le loro vittime. Preoccupa il fenomeno degli adescamenti di minorenni: «interessati anche bambini con meno di 10 anni – spiega Zardi -. Arriva un messaggio di auguri e poi la richiesta dell’invio di una foto in cambio di un regalo».