Pro-Gest: cancellato l’inceneritore ma non le polemiche

MANTOVA “È definitivo. La Cartiera non avrà più l’inceneritore. Siamo riusciti a ottenere il massimo per la nostra comunità: tutelare salute, ambiente e lavoro”. Termini trionfalistici e caratteri a tutta maiuscola quelli usati ieri dal sindaco di Mantova  Mattia Palazzi sul proprio profilo facebook al termine della conferenza di servizi per l’approvazione della Via (Valutazione di Impatto Ambientale) per Pro-Gest. Altrettanta soddisfazione ma meno trionfalismo (nessuno in Pro-Gest si è ancora candidato a sindaco) da parte dei vertici dell’azienda del gruppo che fa capo alla famiglia Zago. «L’autorizzazione della Via, sulla quale oggi (ieri,  ndr) tutti gli enti hanno espresso parere largamente favore – commenta  Carmine Damiano, procuratore speciale di Pro-Gest -, costituisce un risultato molto importante per un progetto che coniuga perfettamente le esigenze della salute e dell’ambiente con quelle dello sviluppo industriale e del lavoro». Un progetto, come spiega lo stesso Damiano, «che abbiamo presentato lo scorso novembre, dove con la rinuncia all’inceneritore abbiamo proposto una innovazione tecnologica spinta al massimo per contenere le emissioni. Tale risultato che alla vigilia del Primo Maggio, penso possa rasserenare la nostra società e i nostri lavoratori e anche l’intera città. Confidiamo ora – prosegue – che la Pubblica Amministrazione possa rilasciare in tempi brevi i relativi titoli autorizzatori che sono in fase di completamento, in modo che passa partire al più presto l’attività produttiva». Insomma: salvi i posti di lavoro (e nuove assunzioni all’orizzonte); salvo l’ambiente circostante, quindi tutti contenti? Non proprio. Già sullo stesso profilo facebook del sindaco ieri sono arrivati i primi commenti scettici da parte di chi ora teme che con il raddoppio della produzione nella cartiera crescerà la percentuale di Pm10 nell’aria. Tra le voci più critiche quella dell’ambientalista Sergio Ciliegi che ha avviato una petizione da inviare a Palazzi affinché neghi proprio assenso nell’ambito della Conferenza di servizi, al raddoppio della produzione della cartiera di Mantova. Ciliegi cita a tal proposito lo studio della Società Italiana di Medicina Ambientale dove risulterebbe che il “coronavirus è stato ritrovato sul particolato”. Sull’argomento proprio ieri Arpa Lombardia ha annunciato la partecipazione insieme a Enea, Istituto Superiore di Sanità (Iss) e Sistema Nazionale per la Protezione Ambientale (Snpa), al progetto di ricerca congiunto denominato Pulvirus, i cui obiettivi sono approfondire il legame fra inquinamento atmosferico e diffusione della pandemia; eventuali interazioni fisico-chimiche-biologiche fra polveri sottili e virus; gli effetti del “lock down” sull’inquinamento atmosferico e sui gas serra.