BOZZOLO Potrebbe sembrare una routine per un giornale scrivere di persone scomparse. La cronaca se ne occupa quasi ogni giorno al punto dall’apparire persino un fatto scontato da raccontare semplicemente, in maniera lieve, che si tratti di comuni cittadini o figure istituzionali più note e conosciute. Ma queste pagine oggi devono parlare di una perdita immensa quale è la morte di Jorge Mario Bergoglio, Papa Francesco, il capo della Chiesa Cattolica nel mondo. L’emozione fortissima diventa un blocco che rischia di fermare i pensieri, togliere lo stimolo, impedire la costruzione di qualsiasi tipo di riflessione. Non solo per l’appartenenza a quei tanti laici che pongono nella fede cristiana un faro illuminante e fulgido. Ma sopratutto perché nel cuore palpita il ricordo di un Pontefice le cui vesti hanno sfiorato la gente di Bozzolo in occasione di quella indimenticabile mattina del 20 giugno 2017 quando Papa Francesco venne a pregare sulla tomba di don Primo Mazzolari nella chiesa parrocchiale. Un evento che aveva emozionato l’intera comunità sin dal primo momento in cui la visita era stata preannunciata. Com’era possibile, ci si chiedeva, che un Papa venisse a Bozzolo, in un paese di poche migliaia di abitanti? Anche se non era un viaggio esclusivo perché il volo in elicottero dalla Città del Vaticano univa la visita alla tomba di don Mazzolari al trasferimento in Toscana a Barbiana sul sepolcro di don Milani. Insieme all’eccitazione e alle emozioni avevano cominciato a serpeggiare le domande e le curiosità su chi avesse potuto rendere possibile un evento di tal genere. Merito della importante conoscenze istituzionali del sindaco Giuseppe Torchio o delle alte influenze ecclesiastiche? A ben ricordare anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella era venuto a Bozzolo un anno prima con lo stesso scopo di onorare la tomba di don Primo dando cosi un impulso alle intenzioni di portare avanti il processo di beatificazione in corso. Di chi fosse il merito di tanta e tale attenzione da parte delle più alte cariche istituzionali, sia religiose che statali non aveva poi così tanta importanza perché ciò che contava era la straordinaria opportunità di avere tra la gente di Bozzolo una figura che rappresentava la figura di Gesù Cristo sulla terra.