Rapina alla sala slot, stangati due banditi: 5 anni al capobanda

MANTOVA Uno si era confuso tra gli avventori mettendosi a giocare per qualche ora ad una slot machine, gli altri due invece avevano atteso in auto il segnale del complice per entrare in azione. Per la rapina a mano armata messa a segno ai danni della sala giochi Mirage a Castiglione delle Stiviere erano finite in manette lo scorso 20 novembre tre persone: Salvatore Di Matola 41enne d’origine salernitana ma domiciliato a Milano ritenuto la mente del gruppo nonchè l’ideatore del colpo, A.Y., 20enne egiziano e H.S. 26enne bengalese; quest’ultimo, giudicato per quei fatti in separata sede, aveva patteggiato un anno di reclusione in continuazione con un’altra sentenza. I fatti si erano consumati all’alba del 2 aprile 2017: i malviventi erano entrati in azione attorno le 4 del mattino, pochi istanti prima dell’orario di chiusura. Pistola in pugno e passamontagna a celare il volto si erano diretti verso il registratore di cassa. Mentre uno se la prendeva con la dipendente che in quel momento stava tenendo la contabilità, l’altro si era occupato di far man bassa del denaro. Il terzo bandito era invece rimasto all’esterno a fare da palo. Quindi la fuga con un bottino da oltre 8mila euro tra contanti e assegni. A seguito di articolate indagini i tre erano stati rintracciati e quindi arrestati dai carabinieri di Castiglione un anno e mezzo dopo: i due stranieri individuati nel milanese mentre l’italiano era stato scovato ad Avellino. Stando alle informazioni trapelate è risultato anche che il capobanda pochi giorni prima del raid avesse soggiornato a casa della fidanzata residente proprio nella città aloisiana. Il tempo sufficiente per studiare la situazione e individuare l’obiettivo giusto. Ieri mattina per i restanti componenti della gruppo criminale sono comparsi davanti al giudice per l’udienza preliminare Matteo Grimaldi per affrontare il processo con rito abbreviato instaurato nei loro confronti. Al termine della seduta il gup ha condannato Di Matola a 4 anni e 8 mesi di reclusione mentre per l’autista la pena comminata è stata di due anni e due mesi di carcere.