Ricatto a luci rosse: condannato a 5 anni

MANTOVA  Da quello che sembrava un innocuo annuncio spuntato da una pagina facebook si era ritrovato in una chat erotica dove una giovane e avvenente donna aveva scambiato con lui dei messaggi dal contenuto inequivocabile con tanto di appuntamento per un incontro che si preannunciava a dir poco rovente. Insomma sembrava fatta per un 35enne mantovano che già pregustava un’avventura galeotta con una “bella del web” che senza troppi giri di parole gli aveva detto che era pronta a fare sesso con lui. Pochi giorni dopo, invece, cominciavano ad arrivare via whatsapp direttamente sul suo telefono dei messaggi minacciosi, addirittura di morte, dove gli veniva detto di pagare 150 euro altrimenti in giro si sarebbe saputo delle sue tresche e le cose per lui avrebbero preso una piega molto brutta. Il 35enne alla fine aveva deciso di pagare i 150 euro con una ricarica su una carta PostePay, quindi aveva sporto denuncia. Le indagini avevano portato all’identificazione del presunto autore dell’estorsione, Vincenzo Farinato, un 75enne di orgini siciliane residente a Cinisello Balsamo, che per questa vicendas che risale al 2018 ieri è stato condannato a 5 anni di reclusione e mille euro di multa proprio per estorsione. Il minimo della pena per questo tipo di reato quanto chiesto al termine della sua requisitoria dal Pm Michela Gregorelli, mentre l’avvocato Francesco Aporti, difensore dell’unico imputato (la donna coinvolta in questa chat a luci rosse non è mai stata identificata, ndr), ne aveva chiesto l’assoluzione. Secondo la difesa, infatti, non sarebbe stato sufficientemente accertato che dietro il ricatto a luci rosse tramite una chat con tanto di virus informatico ci fosse un ultra 70enne. Il giudice Gilberto Casari ha però accolto in pieno la richiesta della pubblica accusa condannando l’anziano imputato a cinque anni di reclusione. Le motivazioni della sentenza per un eventuale ricorso in appello saranno depositate entro 90 giorni. (cad)