Rubens è un successo, mostra prorogata fino al 28 gennaio

MANTOVA Sono oltre 68.000, con una media di più di mille al giorno, i visitatori che da ottobre hanno già varcato le porte di Palazzo Te a Mantova per visitare la mostra Rubens a Palazzo Te. Pittura, trasformazione e libertà, a cura di Raffaella Morselli in collaborazione con Cecilia Paolini. Forte del successo ottenuto dall’esposizione – parte del progetto Rubens! La nascita di una pittura europea, nata dalla collaborazione con Palazzo Ducale di Mantova e Galleria Borghese di Roma, ed evento conclusivo di Mantova: l’Europa delle città, stagione espositiva 2023 della Fondazione dedicata al tema dell’Europa come patria culturale, custode del valore della libertà – l’istituzione mantovana ne annuncia la proroga fino al 28 gennaio, ottenuta grazie anche alla collaborazione e alla fiducia delle tante realtà museali internazionali coinvolte.

«Il successo della mostra ci ha indotto a chiedere una proroga: resterà quindi aperta fino al 28 gennaio. Un grazie ai visitatori che ci hanno dato fiducia e alla generosità dei prestatori, dal Louvre al Prado, dalla Thyssen alla Barberini, Rubenshuis, Phoebus e molti altri», dichiara il direttore di Fondazione Palazzo Te, Stefano Baia Curioni. Rubens a Palazzo Te. Pittura, trasformazione e libertà indaga l’opera del Maestro, protagonista e archetipo assoluto del Barocco che, mescolando Rinascimento e Mito, riesce a elaborare un nuovo linguaggio figurativo né fiammingo né italiano ma, come afferma la curatrice, fiammingaliano o italianingo. L’immaginifica popolazione di divinità e di testi antichi inventati e citati da Giulio Romano a Palazzo Te sono la palestra ideale per il colto Pieter Paul Rubens (Siegen 1577 – Anversa 1640), intellettuale formatosi nelle Fiandre su testi e immagini dai classici latini e greci, che a Mantova trova il luogo perfetto per immergersi nei sogni antichi.