MANTOVA Se ne andavano in giro chiedendo offerte ai passanti quale contributo da devolvere ad una fantomatica comunità di recupero per tossicodipendenti. In realtà però, come appurato dalle forze dell’ordine, quei soldi non erano destinati a nessuna finalità benefica ma altresì finivano direttamente nelle loro tasche. A finire nei guai tre giovani, due di Torino e uno di Mantova. I fatti risalgono a qualche settimana fa, a ridosso delle feste natalizie. Il gruppetto di sedicenti volontari, come ricostruito dagli investigatori, era solito bazzicare la zona della stazione degli autobus di Montebelluna, in provincia di Treviso. Nella rete del raggiro erano così finiti due studenti delle scuole superiori. La coppia di ragazzini era stata avvicinata dalla banda di truffatori mentre stavano attendendo l’autobus per far ritorno a casa. Alla richiesta dell’obolo i due malcapitati avevano deciso di consegnare loro la somma di 20 euro. Una volta giunti a casa però, probabilmente realizzando di essere stati truffati, avevano raccontato tutto ai genitori i quali, senza perder tempo, avevano a loro volta avvisato i carabinieri. I militari avevano quindi dato avvio agli accertamenti del caso, rintracciando i tre finti volontari e rilevando che in effetti si trattava di truffatori. A loro carico quindi è scattata una denuncia a piede libero all’autorità giudiziaria.