Scuola, insegnanti mobilitati: “No al doppio turno d’ingresso”

MANTOVA –  Una petizione online per dire no al doppio turno nelle scuole superiori di Mantova da far recapitare al tavolo decisionale presieduto dal prefetto con l’azienda di trasporto pubblico locale. Una mobilitazione popolare, in vista dell’imminente ripresa delle lezioni in presenza, lanciata da un gruppo di insegnanti e che in poco tempo ha già superato quota 700 adesioni su una soglia minima di almeno 1.000 firmatari necessari. Una strada questa, già percorsa la scorsa primavera da gruppi di genitori e studenti al fine di scongiurare il ritorno sui banchi ancora segnato secondo la modalità della doppia campanella d’ingresso alle 8 e alle 10. «È da un anno e più – si riporta nel testo della petizione lanciata sulla piattaforma change.org – che si sa che il nodo dei trasporti è cruciale per cercare di affrontare la situazione dovuta alla pandemia. Il limite sui mezzi pubblici è salito dal 50 all’80%, ci sono molte più persone vaccinate e come si pensa di affrontare la situazione per le scuole della città di Mantova? con i famigerati doppi turni. I doppi turni sono una catastrofe per l’apprendimento, poco meglio della didattica a distanza. È palese che per gli studenti pendolari le settimane con orari dalle 10 alle 15 o alle 16 comportano un rientro a casa a tarda ora con l’impossibilità di gestire lo studio individuale dopo aver affrontato un’intera giornata senza avere naturalmente a disposizione una mensa, un’adeguata pausa pranzo e forse neppure mezzi di trasporto in orari logici. So che alcuni Consigli d’Istituto si sono già mossi e credo che tutte le scuole di Mantova dovrebbero fare lo stesso e tutti i docenti farsi sentire. Il famoso tavolo decisionale su questi aspetti non è riuscito a organizzare un piano decente di fronte a un problema noto e come al solito si scarica il tutto su studenti, famiglie e apparato scolastico». La decisione, circa l’applicazione ancora del doppio turno d’ingresso nelle scuole superiori del capoluogo (con esclusione quindi degli altri istituti della provincia), è stata presa dopo le riunioni del tavolo sui trasporti pubblici e comunicata dalla prefettura a tutti i soggetti interessati, quali dirigenti scolastici, aziende di trasporto ed enti locali, a fronte dell’impossibilità di Apam di garantire il servizio di trasporto, con una capienza all’80%, per tutti gli studenti contemporaneamente. Altra criticità, come fatto sapere dalla prefettura, quello di reperire da parte di Apam ulteriori mezzi pubblici al fine di garantire ai pendolari l’arrivo a scuola e il ritorno a casa in orari canonici.